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A Tokyo panico da vendite: Nikkei -3,7%

Il brusco calo del mercato dovuto alle vendite obbligate dei fondi sovrani, per coprire le perdite di valore delle riserve petrolifere. Sony -8% e Japan Post holding -5,2%

A Tokyo panico da vendite: Nikkei -3,7%

La borsa giapponese ha chiuso al minimo da 14 mesi e mezzo per gli effetti della caduta del prezzo del petrolio, attorno a 27 dollari a barile negli Usa, che sta colpendo i mercati finanziari mondiali.

Il Nikkei ha terminato la seduta in calo del 3,7% a 16.416,19 punti, peggiore chiusura dal 24 ottobre 2014.

Gli operatori hanno detto che il repentino calo del mercato è stato probabilmente guidato dallo smobilizzo da parte di fondi sovrani forzati a vendere per coprire le continue perdite di valore delle riserve petrolifere. I paesi del Medio Oriente con valute ancorate al dollaro stanno quasi certamente smobilizzando – riferisce Reuters – posizioni su blue chip come Sony e Softbank Group Corp, si apprende nelle sale operative.

La vendita di Sony è iniziata in avvio di seduta ed è proseguita per l’intera giornata, con il gigante dell’elettronica finito poi in ribasso dell’8%. Softbank Group Corp è crollata del 7%, ai minimi da due anni e mezzo.

Le azioni di delle aziende postali, che hanno debuttato in Borsa lo scorso novembre nella più grande Ipo giapponese dal 1987, sono cadute a minimi record nel panico di vendita. Japan Post Holdings Co Ltd ha perso il 5,2% al minimo di 1,543 yen, cadendo per la prima volta sotto il prezzo dell’Ipo di 1,596 yen e finendo in calo del 5%.

Japan Post Bank Co Ltd e Japan Post Insurance Co Ltd sono anche ai minimi con perdite rispettivamente del 4,8% e 4,2%.

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