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Lagarde elogia l’Italia e si schiera con Powell: “Pericolo serio se Trump mette le mani sulla Fed”

Monito della presidente Bce: un controllo della Fed da parte di Trump sarebbe “un pericolo molto serio” per l’economia mondiale . La Presidente della Bce ha anche apprezzato gli sforzi di risanamento del bilancio da parte dell’Italia

Lagarde elogia l’Italia e si schiera con Powell: “Pericolo serio se Trump mette le mani sulla Fed”

La presidente della Bce Christine Lagarde ha lanciato ieri un monito chiaro e diretto: le mosse di Donald Trump verso la Federal Reserve rappresentano “un pericolo molto serio per l’economia statunitense e mondiale”. Un avvertimento diretto che collega finanza e politica internazionale, ricordando agli investitori che l’indipendenza della Fed non è negoziabile e che la stabilità dei mercati globali resta un bene prezioso.

Lagarde si schiera con Powell e apprezza l’Italia

La scorsa settimana, il presidente Usa ha licenziato Lisa Cook, membro del board della Federal Reserve, annunciando che “presto avremo la maggioranza” nell’organo che decide gli indirizzi di politica monetaria americana. Una mossa che non è passata inosservata a Christine Lagarde, che in un’intervista a Radio Classique ha lanciato l’allarme: se Trump riuscisse a esautorare il governatore Jerome Powell o a ridurlo a un ruolo di minoranza, questo rappresenterebbe “un pericolo molto serio” tanto per l’economia americana quanto per quella mondiale.

La numero uno della Bce ha spiegato che la politica della Fed “ha ovviamente degli effetti sulla capacità degli Stati Uniti di mantenere la stabilità dei prezzi e garantire l’occupazione ottimale”. Se la politica monetaria americana “dipendesse dal diktat di questo o quello, l’equilibrio dell’economia americana, e di conseguenza gli effetti che ciò avrebbe in tutto il mondo, sarebbero molto preoccupanti”. Tuttavia, Lagarde rassicura: sarà “molto difficile” per Trump ottenere il controllo della Fed grazie alle protezioni della Corte Suprema Usa, che “ha chiaramente indicato che un governatore della Federal Reserve può essere revocato solo per colpa grave“.

Spostando lo sguardo sull’Europa, Lagarde ribadisce che “per tutti i paesi della zona euro è assolutamente fondamentale avere un debito sostenibile, un debito gestibile” e che “è evidentemente determinante rispettare le regole che sono state convenute” per stabilizzare la traiettoria del debito. Tra gli Stati membri, l’Italia riceve un plauso: “L’Italia in termini di bilancio oggi fa sforzi molto seri e probabilmente arriverà presto all’obiettivo del 3% di deficit. Quindi faremmo bene a ispirarci a questo”.

Sul fronte bancario francese, Lagarde rassicura: “Penso che il sistema bancario francese sia un sistema ben capitalizzato, che stia molto meglio di quanto stava durante l’ultima grande crisi finanziaria, che sia ben strutturato, ben supervisionato, con attori responsabili”. Pur non richiedendo l’intervento del Fmi, Lagarde sottolinea che “tutti i rischi di caduta di governo in tutti i paesi della zona euro sono preoccupanti” e influenzano chiaramente la valutazione dei rischi da parte dei mercati.

Un ultimo commento riguarda i dazi Usa-Ue: l’accordo ha ridotto “considerevolmente” l’incertezza, ma una recente sentenza di una corte d’appello federale ha riportato “un po’ di incertezza”. La presidente della Bce resta ottimista: “A mio parere, questo supplemento di incertezza è piuttosto positivo, perché penso che non si rinegozierà al di sopra del 15%. Se abbiamo una chance di negoziare al di sotto, sarebbe molto bene”.

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