Fuga dai bond Usa? Gli investitori che finora hanno concentrato le loro operazioni nei mercati statunitensi starebbero diversificando – adesso, sempre di più – il loro portafogli. Di conseguenza, sono balzate a giugno le offerte di titoli di debito societari europei, anche quelli rischiosi. A rilevarlo è un’indagine del Financial Times. Secondo i dati di JPMorgan, lo scorso mese le emissioni da parte di società ad alto rendimento, o con rating junk (molte delle quali hanno avuto in precedenza difficoltà ad accedere al mercato) sono aumentate a circa 23 miliardi di euro. Si tratta di un dato che supera di circa 5 miliardi di euro il precedente record mensile, stabilito nel giugno 2021.
Fuga da bond Usa, Ft: ecco perché gli investitori guardano altrove
Secondo i dati di PitchBook, giugno ha registrato anche il numero più alto di operazioni mai rilevato, pari a 44. “Il mercato è sommerso da nuove operazioni”, ha affermato a FT un investitore di un hedge fund europeo specializzato in crediti. Le società con rating junk stanno rispondendo al calo dei costi di finanziamento dovuto alla maggiore domanda da parte degli investitori, molti dei quali stanno spostando le loro allocazioni dagli asset statunitensi a causa della politica commerciale di Trump e delle preoccupazioni per il debito pubblico creato anche dalla “big, beautiful bill”.
Sebbene il mercato azionario statunitense abbia registrato una forte ripresa nel secondo trimestre, è proseguito l’allontanamento dai mercati obbligazionari in dollari, contribuendo a spingere il biglietto verde al suo inizio d’anno più debole in oltre mezzo secolo.
Fuga da bond Usa, i dati di BofA
Secondo i dati della Bank of America, i fondi obbligazionari europei ad alto rendimento hanno registrato sette settimane consecutive di afflussi. La domanda in Europa è stata tale che, rileva sempre il FT, la scorsa settimana aziende come il produttore di proiettili Czechoslovak Group e il produttore di sostituti del burro Flora sono state in grado di accedere ai mercati obbligazionari che in precedenza erano difficili da raggiungere. L’operazione di Flora, di proprietà di Kkr, è stata la prima da parte di un emittente con rating tripla C, uno dei livelli più bassi dello spettro creditizio, in quasi un anno.
Sul mercato è presente anche Carnival, la più grande compagnia di crociere al mondo, con rating junk, che negli ultimi anni è stata costretta a fissare i prezzi delle operazioni garantite dalle sue navi da crociera a tassi di interesse a due cifre. Secondo i dati di Ice BofA, gli spread ad alto rendimento, ovvero il rendimento extra che i mutuatari rischiosi devono pagare rispetto al debito pubblico, sono scesi da oltre 4 punti percentuali ad aprile a 3,1 punti percentuali alla fine di giugno. “Al momento è possibile emettere titoli ad alto rischio a tassi molto interessanti. Il mercato è in forte espansione”, ha affermato a FT un investitore in obbligazioni ad alto rendimento. “Ci sono afflussi nel nostro mercato perché le persone cercano di diversificare i propri investimenti fuori dagli Stati Uniti”. “I gestori sono alla disperata ricerca di investimenti”, ha affermato un banchiere specializzato in finanza leveraged. Insomma i dazi stanno ridisegnando un nuovo scenario finanziario globale.