Attacco Israele-Iran ultime notizie: Israele ha lanciato nella notte una serie di attacchi “preventivi” in Iran contro impianti nucleari e militari, fabbriche di missili balistici e alti ufficiali. Esplosioni nell’impianto di arricchimento dell’uranio. Israele ha dichiarato lo stato di emergenza in previsione degli attacchi missilistici e droni di rappresaglia promessi da Teheran: “La risposta è un diritto legale e legittimo dell’Iran”.
Secondo quanto riferito dall’Idf, l’operazione – denominata “Rising Lion” – è stata “mirata e coordinata da tempo”.
Israele ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale in previsione di una rappresaglia da parte dell’Iran. In serata, Teheran ha risposto lanciando oltre 100 missili balistici e droni verso il territorio israeliano. Diversi ordigni sono stati intercettati dal sistema Iron Dome, ma alcuni hanno colpito aree urbane nei pressi di Tel Aviv, Rishon LeZion e Gerusalemme, causando almeno 63 feriti e danni materiali.
Attacco Israele-Iran: riunione d’emergenza alla Farnesina
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato una riunione d’emergenza alla Farnesina per monitorare la situazione nel Golfo e garantire la sicurezza dei cittadini italiani presenti nella regione. Il ministero sconsiglia “i viaggi non essenziali” in Iran e nei Paesi confinanti, e ha inviato specifici avvisi ai connazionali registrati tramite il portale “Dove siamo nel mondo”.
Perché Israele ha attaccato l’Iran
“In un’operazione mirata, durante la notte, sono stati attaccati più di 100 obiettivi in tutto l’Iran. I leader del programma nucleare sono stati colpiti e alti dirigenti e comandanti sono stati eliminati. Monitoriamo gli sviluppi in Iran da anni”. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Idf. Tra le vittime confermate da fonti iraniane ci sono il capo delle Guardie Rivoluzionarie, Hossein Salami, e altri vertici militari di primo piano, tra cui il capo di Stato maggiore Mohammad Bagheri e il generale dell’aeronautica Amir Ali Hajizadeh. Sarebbero stati colpiti e uccisi anche almeno sei scienziati nucleari.
Secondo fonti israeliane, l’azione militare aveva come obiettivo diretto il programma nucleare e i suoi principali responsabili. L’Iran ha confermato che tra le aree colpite figurano gli impianti di Natanz, Fordow e Isfahan.
Attacco Israele-Iran, Trump: noi non coinvolti
Il presidente americano Donald Trump ha affermato in un’intervista a FoxNews che era a conoscenza dei piani di attacco di Israele all’Iran in anticipo ma ha ribadito che gli Usa non sono coinvolti. Washington, ha aggiunto, ha avvertito almeno un alleato chiave in Medio Oriente per avvertire che l’attacco sarebbe avvenuto. L’amministrazione americana sta monitorando eventuali ritorsioni e il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) è in stato di massima allerta. Trump ha sottolineato che gli Stati Uniti sono pronti a difendere se stessi e Israele in caso di rappresaglia da parte dell’Iran.
Israele-Iran, la condanna dell’Onu: no escalation
Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres “condanna qualsiasi escalation militare in Medio Oriente” dopo l’attacco israeliano ai siti nucleari in Iran. Lo ha dichiarato un portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite in una nota, sottolineando che Guterres ha esortato entrambe le parti alla moderazione.
Intervenendo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, l’ambasciatore israeliano ha ribadito l’intenzione di Israele di “smantellare definitivamente il programma nucleare dell’Iran”. “La nostra attesa è finita”, ha detto il diplomatico, sottolineando che Israele “non tollererà ulteriori minacce esistenziali”.
Attacco Israele-Iran, cosa dice l’Arabia Saudita
L’Arabia Saudita condanna l’attacco sferrato da Israele contro l’Iran, definendolo “una chiara violazione del diritto internazionale”. “Il Regno condanna senza mezze misure questo odioso attacco e ribadisce che è una responsabilità dell’intera comunità internazionale e del Consiglio di Sicurezza Onu intervenire per porre fine a questa aggressione”, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Riad.
Nuovi raid su Iran e Israele. Teheran chiude al dialogo con gli Usa
La guerra tra Israele e Iran si intensifica. Dopo il massiccio attacco della notte scorsa, Israele ha colpito di nuovo obiettivi strategici nella capitale iraniana, Teheran, compresa – secondo media locali – l’area della residenza della Guida Suprema, Ali Khamenei. Le esplosioni sono state udite nei distretti orientali di Hakimiyeh e Tehranpars, mentre denso fumo si è alzato nella zona sud della capitale, in prossimità dell’aeroporto di Mehrabad, via Pirouzi e Chardangeh. Raid segnalati anche a Isfahan, Kermanshah e Karaj, dove è stata danneggiata una torre delle telecomunicazioni.
Secondo la stampa iraniana, le forze di difesa hanno abbattuto due caccia israeliani e catturato una pilota. L’agenzia IRNA riferisce che almeno una delle incursioni ha preso di mira direttamente il centro decisionale della leadership iraniana. A margine dei bombardamenti, Khamenei ha nominato il generale Amir Hatami nuovo comandante delle forze armate, segno evidente di una riorganizzazione in corso ai vertici militari del Paese.
La controffensiva iraniana non si è fatta attendere. In una nuova ondata di attacchi all’alba, missili e droni sono stati lanciati da Teheran e da Kermanshah verso il territorio israeliano. Le sirene hanno risuonato a Tel Aviv, Gerusalemme e in altre città centrali, mentre il cielo notturno veniva illuminato dalle esplosioni e dalle intercettazioni del sistema Iron Dome.
Secondo le autorità sanitarie israeliane, almeno tre persone sono morte e oltre 80 sono rimaste ferite negli attacchi, alcuni dei quali hanno colpito edifici residenziali. A Rishon LeZion, un missile ha centrato un palazzo: due persone sono rimaste uccise e venti ferite, di cui tre in gravi condizioni. Si registra anche la prima vittima ufficiale israeliana dal primo raid: una donna precedentemente ferita è deceduta in ospedale.
Di fronte alla nuova escalation, l’Iran ha annunciato ufficialmente la fine del negoziato con gli Stati Uniti sul proprio programma nucleare. Il portavoce del ministero degli Esteri, Esmaeil Baghaei, ha dichiarato che “il dialogo è ormai inutile” e ha accusato Washington di “connivenza” con l’attacco israeliano. “Non si può negoziare mentre si permette al regime sionista di colpire il nostro territorio”, ha detto Baghaei. Il sesto round di colloqui, previsto per domenica a Mascate, è stato cancellato.
Israele distrugge siti nucleari, Teheran minaccia Europa e Usa
Un alto funzionario iraniano, citato dalla Cnn, ha minacciato di colpire anche le basi militari di qualsiasi Paese (Gran Bretagna e Francia in primis) che tenterà di difendere Israele. “Qualsiasi Stato che protegga il regime sionista diventerà un nuovo obiettivo”. Tra gli obiettivi nel mirino, anche le basi americane nella regione. Le forze armate iraniane, ha aggiunto, “sono pronte a rispondere in modo proporzionato e nel rispetto del diritto internazionale”. “Sono pronti circa 2.000 missili contro Israele” in futuri raid, che, secondo un ufficiale militare citato dalla stampa locale, saranno venti volte più massicci di quelli precedenti”.
Mentre prosegue l’escalation militare tra Israele e Iran, l’esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che Gaza è ormai un fronte secondario del conflitto. “L’attenzione principale è ora sull’Iran”, ha affermato il portavoce militare, aggiungendo che l’operazione dell’aeronautica ha aperto una rotta sicura verso Teheran, consentendo ai caccia israeliani di operare liberamente nello spazio aereo iraniano.
Tra i risultati rivendicati da Israele, la distruzione di oltre 400 obiettivi in territorio iraniano, inclusi i siti nucleari di Natanz e Isfahan. Proprio a Isfahan, secondo l’Idf, è stato distrutto un impianto per l’arricchimento dell’uranio. Resta invece intatto il sito di Fordow. L’esercito ha anche annunciato l’uccisione di nove scienziati e alti esperti coinvolti nel programma nucleare iraniano: “La loro eliminazione rappresenta un danno significativo alla capacità del regime di ottenere armi di distruzione di massa”, ha dichiarato il portavoce militare.
Ultimo aggiornamento ore 15,06 del 14 giugno