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CASA – Mutui a tasso fisso al minimo storico, il mercato riparte anche se lentamente

CASA – Il Monitor del mercato dei mutui pubblicato da Intesa Sanpaolo mostra un ripresa del settore – Sale sempre di più l’interesse per il tasso fisso, giunto ai minimi storici – In risalita anche le compravendite di immobili residenziali – A contribuire al miglioramento anche la ritrovata fiducia nell’andamento futuro dell’economia.

CASA – Mutui a tasso fisso al minimo storico, il mercato riparte anche se lentamente

Ripartono i mutui in Italia all’interno di un contesto che presenta condizioni propizie per la ripresa del credito. Nei primi mesi del 2015 i prestiti per acquisto abitazioni mostrano un ulteriore rallentamento del calo dei volumi in essere, pari a -0,3% a/a ad aprile, un continuo recupero delle erogazioni lorde e un flusso netto mensile leggermente positivo.

Questo quanto emerge Dal “Monitor del mercato dei mutui” pubblicato da Intesa Sanpaolo. L’indagine, svolta presso le banche Bank lending survey, oltre a sottolineare un aumento delle surroghe e delle sostituzioni, registra un ritorno di interesse per i mutui a tasso fisso, nonostante il tasso variabile risulti ancora la prima scelta degli italiani.

Come osserva Intesa Sanpaolo “Questa ricomposizione è connessa alla notevole discesa del tasso praticato sui mutui a tasso fisso, giunto ai minimi storici”.

Nel primo trimestre 2015, i bassi tassi d’interesse e la possibilità di rinegoziare o ristrutturare i mutui esistenti hanno causato un incremento delle richieste di finanziamento. A contribuire al miglioramento anche la ritrovata fiducia nell’andamento futuro dell’economia e del mercato degli immobili residenziali.

Intesa Sanpaolo evidenzia inoltre che il miglioramento del clima generale sul mercato dei mutui è accompagnato dai primi segni di ripresa delle compravendite di immobili residenziali che, a partire dal 2015 hanno cominciato una lenta risalita dai minimi raggiunti dopo la lunga caduta iniziata nel 2007. 

La banca torinese invita però ad analizzare i dati attuati con cautela, non sottovalutando l’impatto dell’introduzione, a inizio 2014, di un regime di imposta di registro più favorevole del precedente, che avrebbe indotto la traslazione di contratti dall’ultima parte del 2013 a inizio 2014.

I dati depurati infatti mostrano una crescita nel 2014 dell’1,7% rispetto al 2013, stemperata da un più modesto 0,8% a/a nel primo trimestre 2015. Nello stesso tempo scendono i prezzi degli immobili residenziali, con un -5% delle abitazioni principali e un -2,2% delle abitazioni nuove.

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