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Alitalia, Montezemolo verso la presidenza

Oggi il Cda di Alitalia si riunisce per esaminare la lettera inviata domenica scorsa da Etihad – A Luca Cordero di Montezemolo dovrebbe andare la presidenza, mentre Silvano Cassano dovrebbe diventare amministratore delegato al posto di Gabriele Del Torchio, a sua volta in pole position per la poltrona di vicepresidente.

Alitalia, Montezemolo verso la presidenza

Alle 11 di questa mattina il Cda di Alitalia si riunisce per esaminare la lettera inviata domenica scorsa da Etihad. Un testo in cui la compagnia aerea di Abu Dhabi pone le condizioni per poter finalmente arrivare a un accordo. In caso di fumata nera, è già prevista una nuova riunione del board la prossima settimana, che dovrà anche approvare il bilancio 2013.  

Quanto ai possibili nuovi vertici, a Luca Cordero di Montezemolo dovrebbe andare la presidenza, mentre Silvano Cassano dovrebbe diventare amministratore delegato al posto di Gabriele Del Torchio, a sua volta in pole position per la poltrona di vicepresidente.

Il capitolo più delicato riguarda però la ristrutturazione del debito, al punto che ieri la questione è stata al centro di un vertice a Palazzo Chigi. Etihad ha chiesto la cancellazione del debito di 560 milioni di euro, ma le banche non sono disposte ad andare oltre un terzo, circa 180 milioni, puntando alla conversione in equity degli altri due terzi. La compagnia degli emirati avrebbe accettato questo schema, chiedendo però ulteriori esami ed approfondimenti anche a fronte della diversa posizione ed esposizione delle banche creditrici.

Si riunisce oggi anche il Cda di uno dei grandi soci di Alitalia, Unicredit – che è anche creditrice dell’ex compagnia di bandiera. L’amministratore delegato Federico Ghizzoni parlerà al board della lettera ricevuta da Etihad. Un’operazione svolta due giorni fa da Intesa SanPaolo, primo azionista (e creditore) di Alitalia, nel corso di un consiglio di gestione.  

Sul fronte dei posti di lavoro, secondo fonti sindacali, il board dovrebbe dare il mandato a trattare con le organizzazioni sindacali sugli esuberi, quantificati da una prima stima ufficiale in 2.400-2.500 unità. 

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