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Bonus 80 euro, in arrivo il quoziente familiare: conteranno i figli e il numero di stipendi

Il sottosegretario Delrio annuncia l’idea è d’introdurre un principio di progressività attraverso il “quoziente familiare”, che, “con le sue diverse varianti”, è allo studio del Governo, e potrebbe essere inserito “nella delega fiscale” – L’obiettivo è tener conto dei figli a carico e della distinzione tra le famiglie monoreddito e quelle con più stipendi.

Bonus 80 euro, in arrivo il quoziente familiare: conteranno i figli e il numero di stipendi

Non solo 80 euro. Fra qualche mese – ma non a partire dalla prossima busta paga – chi ha una famiglia numerosa potrebbe ottenere una detrazione Irpef più ampia rispetto a quella in arrivo da maggio per tutti i redditi fra gli 8mila e 26mila euro l’annuo.

L’idea è d’introdurre un principio di progressività attraverso il “quoziente familiare”, che, “con le sue diverse varianti”, è allo studio del Governo, e potrebbe essere inserito “nella delega fiscale, quindi presto”. L’annuncio arriva da Graziano Delrio, sottosegretario alla residenza del Consiglio, che in un’intervista a Panorama lascia la porta aperta anche a possibili “correzioni nella legge di stabilità del 2015”. 

Le modifiche punterebbero a illuminare le numerose zone lasciate in ombra del bonus di 80 euro, che non tiene conto di alcuni fattori decisivi per un’equa distribuzione delle risorse, come la presenza (e il numero) dei figli a carico e la distinzione tra delle famiglie monoreddito da quelle che possono contare su più stipendi.

La norma attuale, ad esempio, assicura un doppio bonus a un nucleo composto da due persone con altrettanti stipendi, mentre non garantisce alcun sostegno a una famiglia di quattro persone con un solo reddito di 28mila euro annui. 

Rimane poi da affrontare il capitolo relativo ai cosiddetti “incapienti”, che – guadagnando meno di 8mila euro l’anno – sono già esentati dal pagamento dell’Irpef e quindi non otterranno alcun beneficio dallo sgravio. Per aiutare anche questa  fascia di popolazione, Renzi ha già promesso un nuovo intervento del Governo nei prossimi mesi. Al momento, però, non esistono scadenze, né ipotesi su dove trovare le coperture.   

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