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112, Ue: chi chiama deve essere localizzabile

La Corte di Giustizia europea ha stabilito che gli operatori telefonici sono obbligati a tramettere gratuitamente alle autorità le informazioni necessarie a localizzare la persona che ha fatto la chiamata d’emergenza

112, Ue: chi chiama deve essere localizzabile

Chi chiama il 112, il numero europeo per le emergenze, deve essere localizzabile. Per questo gli operatori telefonici sono obbligati a tramettere gratuitamente all’autorità che gestisce le chiamate d’emergenza le informazioni che consentono di localizzare la persona che ha chiamato.

Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell’Unione europea, precisando che “gli Stati membri devono provvedere affinché tale obbligo sia rispettato anche se il telefono cellulare non è provvisto di una scheda Sim”. Il caso sul quale si è pronunciata la Corte ha coinvolto una famiglia lituana.

La Corte ha indicato che la direttiva “servizio universale” impone agli Stati membri, a condizione che ciò sia tecnicamente fattibile, l’obbligo di provvedere affinché le imprese interessate mettano gratuitamente a disposizione dell’autorità incaricata delle chiamate di emergenza al 112 le informazioni relative all’ubicazione del chiamante ‘non appena la chiamata raggiunge tale autorità, anche quando la chiamata è effettuata da un telefono cellulare sprovvisto di scheda Sim’

Se è vero che gli Stati membri dispongono di un certo potere discrezionale nella definizione dei criteri relativi all’esattezza e all’affidabilità di quelle informazioni, “devono in ogni caso garantire, nei limiti della fattibilità tecnica, la localizzazione della posizione del chiamante con tutta l’affidabilità e la precisione necessarie a permettere ai servizi di emergenza di venirgli utilmente in soccorso’.

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