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Wall Street vola oltre 23.000 punti, Milano segna il passo con Atlantia

L’euforia oltre Atlantico traina i listini europei mentre Piazza Affari recupera una giornata sofferta, condizionata dalla contro Opa di Acs su Abertis – In rialzo Banco Bpm e Intesa Sanpaolo tra le banche – Bene anche Prysmian, seduta faticosa per Ynap – Fuori dal listino principale, balzo in avanti per Lazio e Mondadori – Cresce l’attesa per la Catalogna: giovedì mattina scade il secondo ultimatum.

Onda verde sulle Borse mondiali, tonificate da Wall Street, con il DJ di nuovo a livelli record e dalle “prospettive luminose” di una Cina “sempre più aperta”. I listini europei chiudono in frazionale rialzo e Piazza Affari, in coda, aggancia di un soffio il segno positivo: +0,08%, 22.354 punti. Atlantia cambia rotta nel corso della seduta, ma contiene le perdite, -1,21%, in seguito alla notizia del giorno: la contro Opa sulla spagnola Abertis da parte del gruppo spagnolo Acs di Florentino Perez, attraverso la controllata Hochtief, a un prezzo di 18,76 euro, contro i 16,50 dei Benetton. In fondo al listino principale Saipem -2,8%; in cima Prysmian +1,88%.

In ordine sparso le banche, la migliore è Intesa, +0,77%, mentre Fitch mantiene l’outlook negativo sul settore finanziario e resta vivo il dibattito scatenato dalla mozione Pd sui criteri per la nomina del governatore della Banca d’Italia. Più toniche Madrid +0,48%; Parigi +0,42%; Francoforte, +0,37%; Londra +0,36%.

Wall Street apre positiva, anche se il Nasdaq al momento è sotto la soglia di parità. Il Dow Jones mette subito il turbo, portandosi oltre i 23.000 punti. A dare slancio all’indice delle 30 blue chip americane contribuisce Ibm, in rally dopo i conti presentati ieri, superiori alle stime. Oggi renderanno note le trimestrali American Express ed Ebay, mentre questa sera è attesa la pubblicazione del Beige Book della Fed, che periodicamente fotografa l’andamento dell’economia a stelle e strisce.

Poco mosso il cambio euro dollaro, con il cross intorno a 1,176. Oro in calo,1281 dollari l’oncia, -0,4%. Stabile il petrolio, con i dati settimanali Usa e lo stock complessivo in calo. Brent: 57,55 dollari al barile.

Seduta in rosso per l’obbligazionario italiano: il rendimento del Btp 10 anni torna al 2,05% e lo spread con il Bund tedesco cresce dello 0,61%, 164.50 punti. Sempre vivo il dibattito intorno al QE. Secondo il Financial Times la Bce vuole ridurre l’entità del suo piano di acquisti, portandolo da 60 a 20 miliardi al mese, a partire da gennaio 2018, ma estendendolo fino a settembre o dicembre del prossimo anno, mentre gli analisti si aspettano una riduzione inferiore nelle quantità, ma solo fino a giugno.  Per sapere la verità bisogna attendere la riunione del direttivo del 26 ottobre.

Tornando in Piazza Affari i titoli del Ftse Mib più forti oggi sono Prysmian, che starebbe preparando un’offerta tutta in cash per acquisire la competitor americana General Cable. Rombano i motori di Ferrari +0,97% e Fiat +0,95%. Recupera un po’ il risparmio gestito con Poste +0,81%. 

Seduta faticosa per Ynap, -2,14%, contagiata dalla rivale Zalando (-3,77%), in calo a Francoforte, per utili sotto le attese nel terzo trimestre. Stm cede il 2,04%. Giù Banca Mediolanum -1,48% e Tenaris  -1,3%.

Fuori dal listino principale la Lazio +13,07% si avvantaggia ancora dei successi sul campo. Seduta stellare per Mondadori, +10,26%, che domani lascerà il Ftse Italia Small Cap Index ed entrerà nel pannello delle Mid Cap al posto di Save. In rosso Cattolica Assicurazioni, -4,02%.

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