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Wall Street spinge le Borse e l’Europa ignora i tassi inglesi

I dati sul lavoro mettono le ali al DJ, complici anche le trimestrali positive: JP Morgan, soprattutto. Milano (+1,63%) si segnala nel Vecchio Continente dove tutti i listini chiudono in rialzo dopo il rinvio della BoE ad agosto. Rcs lascia sul campo il 4,7% alla vigilia della chiusura delle offerte – Banche in rimonta, guidate da Unicredit – La sterlina si rafforza su euro e dollaro

Per la seconda volta in meno di un mese, i mercati finanziari hanno fallito le previsioni su Londra. Ma, a differenza di quanto successo con la Brexit, il mancato taglio del tasso di sconto da parte della Bank of England, dato in mattinata per scontato dagli osservatori, non ha creato disastri.

La Borsa di Milano è tornata a salire dopo la flessione di ieri, mettendo a segno la quinta seduta positiva su sei. L’indice Ftse Mib è avanzato dell’1,6% a 16.797 punti. Francoforte +1,39%, Parigi +1,16% e Madrid +0,93%.

In lieve calo Londra -0,2%. La sterlina si spinge a 1,334 da 1,314 di ieri contro dollaro, massimo delle ultime due settimane.  A contenere la delusione per la mossa di Mark Carney ha contribuito il comunicato della banca centrale che si dice pronta all’azione e rimanda ad agosto eventuali nuove misure di stimolo, anche su più fronti. La decisione è stata votata a larga maggioranza, 8 membri contro 1. 

Oltre Oceano è ripresa la corsa di Wall Street che segna nuovi record. Il Dow Jones ha aggiornato nuovamente il massimo storico a quota 18.537,57 punti e avanza ora dello 0,83%. Stesso discorso per l’S&P 500 che ha toccato un record a quota 2.168,99 e sale dello 0,67%. Bene anche il Nasdaq Composite in rialzo dello 0,71%. 

Bene la trimestrale di JpMorgan Chase & Co. (+2,63%) che ha chiuso il secondo trimestre con profitti superiori alle attese, nonostante i bassi tassi di interesse.

In ripresa le quotazioni del petrolio: Brent +2,4% a 47 dollari. Ieri ha ceduto il 4,5%. Eni +1,8% e Saipem +0,77%, Tenaris+1,18%.

Tornano a galoppare le banche italiane. Il “fantino”, stavolta, ha le sembianze di Wolfgang Schaeuble: il ministro delle Finanze tedesco ritiene che un eventuale intervento in grado di mettere in sicurezza il sistema rispetterà senz’altro le regole comunitarie.

Guida la corsa Unicredit in rialzo del 6,6%. Citigroup ha alzato la raccomandazione a Buy dal precedente Neutral. Il target price è  3,15 euro, dal precedente 2,40 euro. Bene anche Intesa Sanpaolo +2,1%, Ubi +5,3%, Banco Popolare +5,5% e B. Pop. Emilia Romagna +4,2%. Continua la rimonta di Monte Paschi +4,2%.

Tra gli industriali avanzano sia Leonardo +2,03% che Fiat Chrysler +2,97%. Brusca caduta di Rcs Mediagroup (-4,7%) alla vigilia della consegna dei titoli in Consob.

 

 

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