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Wall Street spinge le Borse. Bene Tenaris, banche in recupero

Nonostante la decisione di Trump su Huawei si allenta la tensione e i futures Usa lasciano intravvedere un’apertura positiva per i mercati americani – Milano vira in rialzo oltre i 21.000 punti – Spread a 280

Wall Street spinge le Borse. Bene Tenaris, banche in recupero

Rialzano la testa i mercati europei in attesa della riunione dei ministri delle Finanze che si terrà, presente Mario Draghi, nel pomeriggio. Incombe sul vertice il peggioramento della congiuntura italiana e la prospettiva di una hard Brexit se, come è probabile, il Parlamento boccerà il quarto tentativo di Theresa May di far approvare il suo piano. Ma l’andamento positivo dei futures sui listini Usa ha dato una spinta ai mercati in ripresa dopo un avvio negativo: Milano – 0,2% in apertura, avanza ora dello 0,76% oltre la soglia dei 21 mila punti. Parigi sale da -0,2% a +0,4%, Francoforte +0,7% (da -0,1%). Madrid +0,4%. Su anche Londra +0,4%.   


Si attenua leggermente la pressione sui BTP, il rendimento scende a 2,70% da 2,76% iniziale, lo spread si riduce a 280 punti base dai 292 di ieri, record dall’8 febbraio. Il Bund decennale tedesco tratta a -0,11%, sui minimi dal 2016. Nel suo ultimo intervento appena pubblicato, Ignazio Visco sollecita una strategia credibile per il rientro del debito pubblico: “ridurre il premio di rischio sui titoli di Stato italiani è un obiettivo cruciale” dice il governatore.

Il petrolio si rafforza in rialzo per il terzo giorno di seguito, Brent +0,7% a 72,20 dollari. Nel fine settimana c’è il vertice informale dei paesi dell’Opec più Russia, a Jeddah. Molto probabile che si parlerà soprattutto dell’Iran. 

A Milano salgono Eni +0,8% e Saipem +1,78%. Tonica Tenaris +3%: Stati Uniti e Messico sono vicine alla soluzione delle loro dispute commerciali. Per il produttore di tubi, nel caso vengano tolti i dazi sull’acciaio e sull’alluminio in ingresso negli Stati Uniti, ci sarebbe un impatto positivo di circa 100 milioni di dollari, più o meno il 5% dell’Ebitda 2019.

Si ferma il rally dell’automotive scattato ieri dopo la notizia dello slittamento di sei mesi della decisione di Donald Trump sui possibili dazi sulle quattro ruote.  Poco mossa Fiat Chrysler a 13,13 euro (+0,2%). Ieri sera Moody’s ha alzato i rating dell’azienda, outlook stabile. Ferrari +0,08%. Pirelli -1,78%.

Exor +1,65%. La controllata Partner Re ha presentato ieri sera una trimestrale superiore alle aspettative.

In ribasso Generali -0,68% nel giorno dei conti del primo trimestre, chiuso con 1,34 miliardi di euro di utile operativo, +7% anno su anno, in linea con le aspettative del consensus. Meglio del previsto il Ramo Vita, con 804 milioni di euro di utile operativo (consensus 782 milioni). Utile netto a 744 milioni di euro (consensus 715 milioni): +28% anno su anno. Solvency a 207%, rispetto al 213% delle aspettative, anche per effetto delle variazioni delle regole contabili.  Ora l’attenzione del mercato è puntata sull’Investor Day che si terrà a Londra il prossimo 24 maggio.

Riprendono quota le banche. Unicredit+0,85%; Intesa +0,75%, UBI +2%. 

Tim +1,5% recupera dai minimi storici. Ieri il ceo luigi Gubitosi, ha detto che il colosso tlc e Open Fiber sono in trattative avanzate per un accordo di fusione che sarà esaminato nei prossimi mesi. Secondo Mediobanca un deal in carta rappresenterebbe un primo passo, seguito dalla quotazione di una partecipazione di minoranza del nuovo veicolo.

Prysmian +0,32% si è aggiudicata una commessa del valore di circa 200 milioni di euro assegnata dal gruppo Usa, Vineyard Wind, per lo sviluppo di un sistema in cavo sottomarino che porterà energia rinnovabile alla rete elettrica di terraferma.

Nel resto del listino:

Salini Impregilo +2,27% ha comunicato che il totale dei nuovi ordini acquisiti da inizio anno ammonta a 5 miliardi di euro, di cui, mezzo miliardo, progetti in corso di finalizzazione. 

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