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Wall Street: nuovi record. Piazza Affari: realizzi su Fca e Azimut

Dopo nove rialzi consecutivi Piazza Affari chiude in moderato ribasso a seguito delle prese di beneficio su Fca e Azimut, ma anche su Tenaris e Unicredit – In recupero le utilities – Negli Usa brilla il Nasdaq e il Dow Jones raggiunge il nuovo record storico dei 26mila punti prima di ripiegare – In netto calo il petrolio, contrastati i listini europei.

Non basta la forza di Wall Street e il rallentamento dell’euro a tenere a bada le prese di beneficio, che oggi prevalgono in Piazza Affari, pur senza piegarla. Il listino milanese chiude sotto la parità, -0,21%, 23.495 punti base, con Fiat in calo del 4,15%, dopo un rally che non si fermava da inizio anno. Perde quota Azimut, -2,39%, che ieri ha messo a segno una performance a due cifre percentuali, sulla promessa di un raddoppio del dividendo. Fra le banche Unicredit cede il 2%. male anche Bper -1,7%, mentre, fuori dal listino principale, Carige prosegue il suo recupero (+3,41%). Deboli i titoli petroliferi, con il ripiegamento del greggio nella seduta attuale. Il peggiore è Tenaris -2,03%. I maggiori rialzi del giorno, sul Ftse Mib sono per Atlantia, +2,82% e utility, A2a +1,43%, Italgas +1,19%; Enel +1,32%. Fra gli assicurativi è ben comprato Generali, +1,02%. In rialzo frazionale Leonardo, +0,64%, che da inizio anno ha guadagnato circa l’11% passando dai 9,92 euro agli 11,07 di oggi.

In ordine sparso gli altri listini europei: Madrid +0,51%; Francoforte +0,35%; Parigi 0,08%; Londra -0,17%. Wall Street, dopo la chiusura di ieri, riparte alla grande con le trimestrali migliori delle attese, compresa quella di City, in rosso nel quarto trimestre con oneri straordinari legati alla riforma fiscale. Il Dow Jones in apertura sfonda il tetto dei 26.000 punti, per poi rimettersi in carreggiata poco sotto quel livello. La seduta sembra avviata a chiudersi nuovamente in zona record.

Sul Forex il dollaro recupera contro le principali valute, dopo quattro sedute di seguito in calo. Al momento per un euro ci vogliono poco più di 1,22 dollari. Nuovo crollo del Bitcoin, -17% circa sul dollaro. Perde slancio il petrolio, Brent -1,25%, 69,38 dollari al barile. Anche l’oro ripiega parzialmente, ma resta oltre 1334 dollari l’oncia.

Seduta positiva sul secondario italiano: Il rendimento del Btp 10 anni scende a 1,97%, lo spread con il Bund si restringe leggermente a 140.50 punti base (-0,14%). A sostenere gli acquisti l’ipotesi di una Bce più colomba di quanto si era pensato nei giorni scorsi.

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