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Wall Street e petrolio sfidano Omicron: a Milano test Tim

Pioggia di acquisti in Borsa a Wall Street dopo il venerdì nero e petrolio in risalita – Attesa per la risposta delle Borse europee – Piazza Affari testa la Tim del dopo Gubitosi ma anche l’aumento di capitale della Juventus -Oggi la presentazione del piano strategico di Snam

Wall Street e petrolio sfidano Omicron: a Milano test Tim

L’Asia è spaventata, l’America assai meno. È il primo responso della settimana finanziaria sotto i cieli di Omicron, la variante sudafricana che venerdì ha riportato indietro la lancetta dei mercati finanziari. I primi prezzi in arrivo da Oriente lasciavano prevedere un’altra giornata di passione, ma a sostegno del Toro sono arrivati gli acquisti sui listini Usa. Non sono pochi gli operatori che considerano i prezzi attuali un’insperata occasione di acquisto in vista del rally di fine anno: a rincuorali sono gli aggiornamenti dal Sud Africa che ridimensionano le prime notizie sull’aggressività di omicron. Come reagirà l’Europa? All’inizio prevarrà probabilmente l’Orso, anche perché l’economia europea, come quella asiatica, è basata sull’export assai più di quella Usa. Poi, si vedrà. Adelante con juicio, dunque.

TOKYO GIÙ, POI DIMEZZA LE PERDITE. CADE EVERGRANDE

Dimezzano le perdite del primo quarto d’ora le Borse asiatiche: Sidney, già -1,4%, riduce il rosso allo 0,7%. Recupera anche Tokyo, ora -0,7%. Kospi di Seul -0,4%. BSE Sensex di Mumbai +0,1%.

Resiste anche Hong Kong (-0,7%), nonostante la caduta dei titoli delle case da gioco, anche per uno scandalo a Macau. Perde colpi di nuovo Evergrande (-8%): un alto dirigente ha liquidato il suo pacchetto. Poco mosso il Csi 300 di Shanghai e Shenzhen.

Pesanti, comunque, le perdite delle compagnie aeree: -7% l’australiana Qantas, ribassi simili anche per Cathay Pacific.

FUTURE EUFORICI IN USA PER APPROFITTARE DEL VENERDÌ NERO

È presto per abbassare la guardia, ammonisce l’Oms. Ma il Toro torna a far capolino a Wall Street. l future dell’S&P500 è in rialzo dello 0,7%. La seduta ad orario ridotto di venerdì, terminata con un calo del 2,3%, è stata la peggiore dall’ottobre del 2020. Morgan Stanley, dopo aver analizzato il movimento degli indici e delle opzioni, è arrivata alla conclusione che c’è stato un eccesso di reazione negativa, principalmente spiegabile dai bassi volumi: gli esperti della banca d’affari segnalavano venerdì sera nel report che il calo dell’indice S&P500 rispetto al rialzo dell’indice VIX (saluto del 50% a 28,6) è stato quasi tre volte superiore alla media dell’andamento di questo differenziale nell’ultimo anno.

Il petrolio tipo WTI, collassato venerdì in ribasso del 13%, stamattina guadagna il 5%, a 71,7 dollari il barile. Risale di nove punti anche il rendimento dei T bond.

OGGI PARLA LAGARDE, DOMANI TOCCA A POWELL

Si riparte così da Omicron, la variante che venerdì ha riportato la paura su tutti i mercati, obbligando a rivedere tempi e modi dell’uscita dall’emergenza. L’emergere del nuovo pericolo ha fatto immediatamente scattare l’allarme rosso, con la chiusura delle frontiere in vari Paesi, dal Giappone a Israele. Oggi i ministri della Salute dei Paesi del G7 si riuniranno per esaminare tutti gli aspetti della variante, che sembra meno brutta di quanto già temuto.

L’emergenza costringe però a leggere in maniera diversa i dati macroeconomici della settimana, a partire dall’indice di fiducia economica nell’Eurozona e dall’inflazione in Germania e in Spagna.

Cresce l’attenzione per le prossime mosse delle banche centrali. I tassi dei Treasury, le obbligazioni americane, sono scesi venerdì come non accadeva in una singola seduta dai primi mesi della pandemia, al punto che le previsioni per un primo rialzo dei tassi sono scivolate da giugno al prossimo settembre. La previsione di tre rialzi dei tassi nel 2022 è precipitata dal 67 al 14,5%.

LA FED ASPETTA I DATI SUL LAVORO, LA BCE L’INFLAZIONE

Ma come reagirà la Fed al cambio di scenario? Jerome Powell, appena riconfermato dalla Casa Bianca, si pronuncerà domani di fronte al Congresso. Il presidente farà senz’altro ricorso alla virtù della pazienza da lui spesso evocata. Di sicuro guarderà con grande attenzione i dati sul mercato del lavoro in uscita venerdì. Gli esperti si aspettano almeno 500 mila assunzioni, in linea con i 551 mila di ottobre, mese in cui i consumi personali sono cresciuti del 4,7 per cento. Numeri che, al netto della variante Omicron, lasciavano pensare ad un primo taglio degli acquisti sul mercato.

L’occasione per avere una prima reazione della Bce sarà offerta oggi dalla Lectio Magistralis che sarà tenuta a Torino dalla presidente dell’istituto Christine Lagarde, ieri ospite della trasmissione Che tempo che fa. “Io penso – ha detto davanti alle telecamere – che l’inflazione di questi giorni sia legata a fenomeni temporanei, primo fra tutti il rincaro dell’energia”, che per esempio in Italia rappresenta il 69% del rincaro generale dei prezzi. Poi ci sono altri fenomeni geopolitici “che con il tempo possono cambiare”.

Martedì uscirà il dato dell’inflazione dell’area euro. È previsto un aumento del 4,4%, il più alto dal 1997. Venerdì la Turchia potrebbe superare la soglia dell’aumento dei pezzi del 20% nel solo 2021. Altre indicazioni macro arriveranno mercoledì con la pubblicazione degli indici Pmi dell’Eurozona e del Beige Book sullo stato dell’economia americana.

RIFLETTORI SUL VERTICE OPEC+, USA E IRAN TRATTANO

L’altro appuntamento chiave della settimana sarà la riunione del 2 dicembre dell’Opec+. Anche in queto caso a cambiare le carte in tavola è stata la brusca discesa dei prezzi, all’incirca il 10%, registrato nell’ultima seduta della settimana. La nuova esplosione della pandemia potrebbe far calare in maniera sensibile i consumi di greggio e vanificare alla radice gli sforzi degli Stati Uniti per imporre un aumento delle estrazioni ai membri del cartello. Gli Usa hanno già annunciato il rilascio di una parte delle riserve strategiche (1,1 milioni di barili al giorno), altri Paesi seguiranno per un totale di 70-80 milioni. L’Opec+ aveva già aspramente criticato l’operazione ma, per evitare ulteriori tensioni, sembrava scontato che Arabia Saudita e Russia avrebbero confermato l’aumento di produzione di 400 mila barili già annunciato.

Decisivo l’esito del confronto Iran/Usa sulle sanzioni in programma oggi.

TELECOM, IL DOPO GUBITOSI ALL’ESAME DELLA BORSA

L’attenzione di Piazza Affari sarà concentrata sul terremoto ai vertici di Telecom Italia. Nel cda straordinario di venerdì Luigi Gubitosi si è dimesso da amministratore delegato di Tim. Le deleghe sono state affidate al presidente Salvatore Rossi. Pietro Labriola diventa il nuovo direttore generale della società, come auspicato da Vivendi, e riceve la benedizione dell’ex ad Amos Genish.

Il consiglio ha anche avviato l’esame della manifestazione d’interesse del fondo Kkr, con la creazione di un comitato ad hoc formato da cinque consiglieri indipendenti: oltre a Rossi, Paola Sapienza, Marella Moretti, Ilaria Romagnoli e Paolo Boccardelli.

JUVENTUS, AUMENTO SOTTO ASSEDIO

Sotto i riflettori anche il debutto dell’aumento di capitale della Juventus, una mega operazione che coincide temporalmente con le inchieste della Consob e della Procura della Repubblica sugli scambi anomali per generare plusvalenze. Oggi, forte di un robusto consorzio di garanzia, il club procederà all’offerta di 1.197.226.782 nuove azioni ordinarie nel rapporto di 9 nuove azioni ogni 2 titoli, al prezzo di sottoscrizione di 0,334 euro per azione.

OGGI IL PIANO STRATEGICO SNAM. SFILANO LE “GEMME” DI BORSA

Da segnalare sul fronte societario anche la presentazione del ‘Piano Strategico 2021-25’ da parte della Snam.

Oggi si terrà Next Gems, la investor conference dedicata all’incontro tra le “gemme” di Piazza Affari (aziende quotate con capitalizzazione inferiore ai 100 milioni di euro) e gli operatori finanziari.

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