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Vuelta: Trentin fa tris, weekend in montagna

Il trentino precede Moscon regalando la quarta vittoria all’Italia e la quinta alla Quick-Step Floors – Classifica immutata – Oggi arrivo in altura ai 1.830 metri di Sierra de la Pandera, domani ascesa finale ai 2.510 metri di Sierra Nevada

Vuelta: Trentin fa tris, weekend in montagna

Derby tutto trentino sulle sponde andaluse del Guadalquivir, con Matteo Trentin di Borgo Valsugana che coglie la sua terza vittoria in questa Vuelta sul traguardo di Tomares, sobborgo di Siviglia, precedendo Gianni Moscon di Trento. Un tris che porta le vittorie italiane a quattro con quella ad Andorra di Nibali, che ieri ha partecipato alla volata, piazzandosi sesto davanti a Froome, per evitare il formarsi di pericolosi buchi nel finale, che hanno penalizzato di 7 secondi un uomo in classifica, come Ilnur Zakarin. Una tappa che non presentava alcuna difficoltà tranne una salitella a tre km dall’arrivo, una frazione che non poteva non fare gola alle ruote veloci che hanno fatto di tutto per acciuffare i fuggitivi di giornata. E così è stato.

Gli ultimi a cedere sono stati De Gendt e De Marchi, raggiunti e inghiottiti dal gruppo a pochi km da Tomares. Qui iniziavano le manovre sontuose della Quick-Step Floors per preparare la volata di Trentin: al servizio dell’italiano – e questa la dice lunga sulla stima di cui gode l’italiano nel team belga – si mettevano prima Terpstra, vincitore di una Roubaix, poi Bob Jungels, il lussemburghese più volte in rosa al Giro, e infine Julian Alaphilippe, il talentuoso francese, tre podi nelle classiche delle Ardenne,  vincitore dell’ottava tappa a Costa Blanca Interior. 

L’ultimo a cedergli è stato Gianni Moscon, che aveva guidato il treno del Team Sky per proteggere Froome nella bagarre finale. Un lavoro perfetto quello della Quick-Step Floors che ha così centrato il suo quinto successo di tappa (Alaphilippe e Lampaert oltre al tris di Trentin).

La classifica resta immutata ma si profila un week-end da far paura con due tappe durissime. Oggi sabato c’è l’arrivo in salita ai 1.830 metri della Sierra de la Pandera. Domenica seguirà l’atteso e temuto giorno della Sierra Nevada, oltre tremila metri di dislivello da scalare in appena 129 km con il traguardo posto ai 2.510 metri dell’Alto Hoja de la Mora in cima alla Sierra più famosa della Spagna, che domina da lontano Granada.

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