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Vuelta: show di Contador in salita, Froome leader

Lo spagnolo attacca alla grande sul Puerto del Garbi: solo Froome gli resiste ma non asseconda l’azionne del Pistolero.  Aru e Nibali  sorpresi dall’attacco rimediano in discesa. Crolla Bardet.

Vuelta: show di Contador in salita, Froome leader

Due giorni fa era stato a un passo dal ritirarsi, ieri sul Puerto del Garbi si è rivisto il Contador degli anni migliori: scatti a ripetizione nella sua celebre posizione “en danseuse”,  il campione spagnolo, all’ultima sua corsa prima dell’addio al ciclismo, ha messo alla frusta tutta la compagnia più nobile della Vuelta, una scossa che ha incendiato la sesta tappa e che avrebbe potuto incidere molto di più sulla classifica se Chris Froome, l’unico a resistergli, avesse dato una mano all’azione del Pistolero. Mancavano ancora una quarantina di km all’arrivo di Sagunto, forse anche per questo la maglia rossa britannica non se l’è sentita di spendere energie più del dovuto. Nella lunga discesa l’attacco di Contador si esauriva, ma restava viva l’impressione di un campione che vuole essere protagonista fino all’ultimo: non vincerà la sua quarta Vuelta, ma appare sempre più l’ago della bilancia della corsa.  

Nibali, Aru e Chaves, che erano rimasti sorpresi dagli attacchi a ripetizione  del leader della Trek-Segafredo, rientravano con un’altra ventina di corridori, tutti impegnati, senza però riuscirci, a riacciuffare i tre superstiti dei 28 della maxi-fuga che ha caratterizzato la giornata. La frazione  finiva con il successo in volata del polacco Thomas Marczynski davanti al connazionale Pawel Poljanski e allo spagnolo Enric Mas. A saltare tra i big, finendo nelle retrovie della corsa, è stato il solo Romain Bardet, staccato al traguardo di quasi 7 minuti. A difendere i colori francesi è rimasto il solo Warren Barguil, 13esimo nella graduatoria generale a 1’43” da Froome. Ha rischiato di finire fuori classifica anche Teejay Van Garderen vittima di una paurosa caduta a una quindicina di km dal traguardo, ma l’americano riusciva a contenere il ritardo dalla maglia rossa in una manciata di secondi, pur andando per terra una seconda volta slittando in una delle tante rotonde alle porte di Sagunto. Nella prima  carambola di Van Garderen finiva coinvolto anche Carlos Betancur, riportando ferite e traumi tali da costringere il colombiano ad abbandonare la Vuelta.

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