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Vuelta: Quintana ok sulla Camperona senza fare il Condor

Il colombiano si limita a un attacco nel tremendo finale guadagnando una manciata di secondi su Yates, Valverde, Lopez e Pinot – Aru perde altro terreno – Vittoria di tappa allo sconosciuto basco Rodriguez. Oggi ancora montagne e arrivo in altura.

Vuelta: Quintana ok sulla Camperona senza fare il Condor

Ieri la Camperona, oggi l’ascesa finale a Les Praeres, domani quella ai Lagos de Covadonga: la Vuelta domenica sera, al termine della “trilogia della montagna” in questo lungo week-end nelle Asturie, avrà fatto bella scremata tra i pretendenti finali alla vittoria a Madrid. Già le arcigne pendenze della Camperona, che a sorpresa hanno visto il trionfo solitario di un giovane basco deltutto sconosciuto, Oscar Rodriguez, davanti a Rafa Majka e Dylan Teuns, hanno detto che Nairo Quintana, pur senza fare il Condor che s’invola, è tra i big quello che appare il meglio intonato a vincere la sua seconda Vuelta. Il colombiano da tempo delude chi si attende da lui imprese memorabili – l’ultima che si ricordi è il suo successo al Block Haus nel Giro 2017 che poi perse da Tom Dumoulin – ma gli è bastato un breve scatto negli ultimi tremendi trecento metri della tappa per racimolare una manciata di secondi sui rivali diretti: 6”su Simon Yates , 17” sul compagno Valverde e Pinot, 20” su Lopez, 25” su Uran, Nel 2016 quassù Quintana si impossessò della maglia rossa per poi portarla fino a Madrid. Ieri si è limitato a risalire al terzo posto in classifica, a 1’56” dalla maglia rossa Jesus Herrada, ma avvicinando ad appena 8” Simon Yates che sembra l’avversario più temibile, anche perché dopo la scoppola subita al Giro d’Italia il britannico sta correndo attento a non sprecare energie in azioni spettacolari come fece con la maglia rosa indosso.

Alle sue spalle Quintana ha messo per 4” anche Valverde mentre ha allungato a 33” il vantaggio su Lopez quinto e a 43” su Uran sesto. In maglia rossa c’è ancora lo spagnolo Jesus Herrada, che l’ha conquistata, strappandola a Yates, grazie alla fuga andata in porto nella tappa precedente. ma l’iberico spagnolo della Cofidis già apparso ieri in difficoltà sulla Camperona, difficilmente riuscirà a mantenere il simbolo del primato quest’oggi con l’arrivo, del tutto inedito per la Vuelta, a Les Praeres de Nava, un’ascesa finale di 5 km con una pendenza media del 13,5%. Fuori dei giochi per l’alta classifica, giorno dopo giorno, è finito, oltre a Kwiatkwoski, anche Fabio Aru che anche ieri ha perso altri 56” da Quintana. Ora è 17esimo con oltre 4’19” dal leader. Da subito uscito dalla lotta per la vittoria finale, Nibali sta fortunatamente recuperando la condizione: in vista dei mondiali di Innsbruck è una buona notizia per il Ct azzurro, Davide Cassani che da sempre ha puntato sullo Squalo per riportare la maglia iridata in Italia. Il pedale azzurro, se è ormai lontano dalla maglia rossa e dalla zona podio, resta comunque tra i più vincenti di tappe grazie al successo di De Marchi e alla doppietta di Elia Viviani, che si sta confermando anche alla Vuelta uno dei più formidabili sprinter in circolazione.

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