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Vuelta: Contador leader ma non ancora padrone

Dopo il ritiro di Quintana, il Pistolero sembra il favorito per la vittoria finale ma i distacchi in classifica sono ancora esigui: Valverde ha perso qualcosa ieri nella prima delle tre terribili tappe di montagne ma è sempre secondo a 42”. Froome terzo è in ripresa come Rodriguez. E anche Aru sesto a 2’15 è ancora in corsa.

Vuelta: Contador leader ma non ancora padrone

Da cinque tappe in maglia rossa, Alberto Contador è tallonato da Valverde a 42”con Froome terzo a 1’13” e Rodriguez quarto a 1’29”.  Rigoberto Uran è quinto a 2’07”, Aru sesto a 2’15”. Combattuta e spettacolare, la Vuelta, che terminerà domenica prossima,  entra nell’ultima settimana di gara con tutti i migliori ancora racchiusi in poco più di 120 secondi anche dopo la tremenda ascesa di ieri a La Camperona.

Peccato che Nairo Quintana, il gran favorito della vigilia, da mercoledì sia uscito di scena per una doppia caduta, la prima nella crono di La Borja di martedì, una terribile carambola quando era già in maglia rossa, poi la seconda – clavicola rotta – nella tappa vinta con un allungo strepitoso da Aru in cima al Santuario de San Miguel de Aralar. Il ritiro del grimpeur colombiano ha fatto lievitare le chance di vittoria finale di Contador che anche ieri nella prima del trittico di tappe di montagna, si è difeso dagli attacchi dei diretti rivali, guadagnando 22” secondi su Valverde e circa un minuto su Uran.

Ma il Pistolero, pur tornato in forma dopo la paura del Tour, non può sentirsi ancora al sicuro: se Valverde cede qualcosa, c’è un Froome che – deludente nella cronometro, in evidente difficoltà in alcune tappe – ha ieri ritrovato una pedalata più sostanziosa recuperando una manciata di secondi (sette per l’esattezza) su Contador. Anche Rodriguez è apparso in ripresa, finendo a un secondo dietro Froome e guadagnandone perciò sei sulla maglia rossa. La tappa è stata vinta per distacco da Ryder Hesjedal che non assaporava la gioia di una vittoria dal Giro d’Italia del 2012. Ma il canadese, ammirevole per la combattività, è ormai fuori classifica da giorni e di conseguenza anche dallo stretto marcamento dei big.

Archiviata La Camperona  – tappa che ha segnato il ritiro di Peter Sagan, quasi un fantasma in questa Vuelta – oggi è la volta di un altro arrivo storico in cima a Lagos de Covadonga con lo strappo conclusivo al 17,5% dopo 12 km di ascesa: per Contador sarà un’altra giornata in cui non potrà distrarsi un attimo. Di certo sarà un grande spettacolo per il ciclismo,  che vivrà un’altra giornata epica nel tappone di domani: 160 km che non danno respiro con quattro passi da superare tutti con picchi oltre il 15% prima del traguardo ai 1705 metri di La Farrapona-Lagos de Somiedo. Lassù,  lunedì sera, sarà forse meno complicato per la Vuelta scoprire l’identikit del suo padrone. E non è detto che nello scontro al vertice anche Aru non possa dire la sua. Come ha già mostrato di saper fare con il fantastico scatto verso il Santuario de Miguel de Alarar, facendo secchi Contador e gli altri.

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