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Vuelta: bis di Gilbert, Quintana risale al secondo posto

Tappa condotta ad andatura folle: il colombiano entra nella fuga del giorno e recupera oltre 5 minuti su Roglic e gli altri big – Oggi di nuovo montagne

Vuelta: bis di Gilbert, Quintana risale al secondo posto

Da Aranda de Duero a Guadalajara, in una tappa che sulla carta sembrava di semplice trasferimento prima delle ultime montagne di oggi e di domani, la Vuelta s’è data una mossa che rende un po’ meno scontato il finale di questa edizione: Primoz Roglic è sempre maglia rossa ma per la prima volta lo sloveno e la sua squadra, la Jumbo-Visma, hanno sofferto a contenere il distacco dallo scatenato gruppo di 35 corridori che hanno dato vita già al terzo km di corsa alla più pazza fuga di questa Vuelta.

Il vento che soffiava ai fianchi della corsa, la velocità folle a oltre 50 km all’ora con cui i battistrada hanno coperto in 4 ore e 20 minuti i 220 km della frazione, la determinazione di una squadra, la belga Deuceninck-Quick Step che aveva lanciato all’offensiva ben sette suoi corridori lasciando indietro il solo Richeze: un mix di fattori concomitanti ma per incendiare e rendere “appetitosa” la tappa ci voleva che tra i fuggitivi ci fosse anche un pesce grosso da non sottovalutare mai. Era Nairo Quintana che, dopo aver sofferto per problemi di salute nelle tappe di montagne scivolando al sesto posto in classifica a oltre 7 minuti e mezzo da Roglic, è riuscito a infilarsi nella fuga sperando nel colpaccio visto che col passare dei km il vantaggio dei battistrada aumentava e dietro la maglia rossa e i suoi compagni erano piuttosto allo sbando incapaci di reggere la velocità impressa alla gara dai primi. La situazione si faceva imbarazzante e pericolosa per Roglic.

Per sua fortuna l’Astana decideva di dargli una mano per contenere il distacco che era salito a oltre 5 minuti. Meno prevedibile era che anche i Movistar rimasti in gruppo partecipassero a dar la caccia a Quintana che davanti ce la metteva tutta aiutato da tre compagni (Erviti, Rojas e Nelson Oliveira). Una mossa inspiegabile anche se ormai siamo abituati alle astruse tattiche messe in atto dal team spagnolo che evidentemente preferiva difendere il secondo posto di Valverde piuttosto che aiutare l’iniziativa del colombiano, che stava facendo un bel balzo in avanti nella classifica. Ma il forcing degli inseguitori falliva anche se serviva ad evitare che il vantaggio assumesse dimensioni più grandi.

A Guadalajara, a festeggiare con tutta la Deuceninck-Quick Step, era Philippe Gilbert che, precedendo Sam Bennett, bissava il successo di Bilbao e che faceva l’11esimo centro in carriera nelle tre grandi corse a tappe. Quintana non partecipa alla volata e si accontenta di arrivare decimo a 10” dal vincitore. Ma il Condor, pur con il fuoco amico contro della sua Movistar, guadagna 5’19” su Roglic e gli altri big, un vantaggio sufficiente per scalzare Valverde balzando alle spalle di Roglic, sempre leader con 2’24” sul colombiano. Ancora un distacco importante per dire che i giochi si sono riaperti: di certo la Vuelta si è risvegliata dal torpore degli ultimi giorni nella tappa meno prevedibile.

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