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Volkswagen: servono modifiche su 540mila auto

A Wolfsburg è in corso il consiglio di sorveglianza di Volkswagen – Il comitato esecutivo sta informando il board degli ultimi sviluppi dello scandalo delle emissioni manipolate, che costringerà la casa tedesca a un massiccio piano di tagli e risparmi e, probabilmente, a una serie di cessioni.

Volkswagen: servono modifiche su 540mila auto

Su 540mila automobili diesel della Volkswagen saranno necessari interventi tecnici che andranno oltre la sostituzione del software truccato per violare le norme sulle emissioni. Lo ha annunciato oggi il ministero dei Trasporti tedesco, mentre a Wolfsburg è in corso il consiglio di sorveglianza di Volkswagen. Il comitato esecutivo sta informando il board degli ultimi sviluppi dello scandalo delle emissioni manipolate, che costringerà la casa tedesca a un massiccio piano di tagli e risparmi e, probabilmente, a una serie di cessioni. 

L’eco della situazione non può non riguardare anche l’Italia: “La situazione del gruppo Volkswagen ci preoccupa, tanto che le timide smentite giornalistiche non stanno tranquillizzando né gli oltre 3.100 dipendenti di Italdesign, Ducati e Lamborghini né noi come organizzazioni sindacali”, afferma in una nota il segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano. “In queste ore – prosegue Uliano – si susseguono continue voci su possibili decisioni di vendita di aziende del gruppo Vw in Italia. In particolare stanno circolando nelle ultime ore in maniera preoccupante per Italdesign e Ducati, mentre nelle settimane precedenti avevano riguardato Lamborghini”.

Secondo Uliano, “è indispensabile che a livello italiano si faccia immediatamente un incontro con il gruppo Vw Italia, per aprire un confronto puntuale sullo stato della situazione e per costruire un tavolo di confronto necessario a monitorare l’evolvere della situazione, dando chiarezza e sicurezza di prospettiva alle aziende e ai lavoratori italiani del gruppo. Non è possibile che ad oggi i vertici del gruppo Vw in Italia non si siano ancora confrontati con le segreterie nazionali di Fim-Fiom-Uilm. E’ ora che inizino a farlo. Se è necessario chiederemo al Governo di farsi garante rispetto ad una convocazione immediata. Nella giornata di giovedì 12 novembre è convocato a Bruxelles dal sindacato europeo Industriall il Comitato del settore Automotive, come Fim-Cisl porteremo anche in quella sede la nostra preoccupazione e posizione al riguardo”.

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