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Visti ai russi, i Paesi Baltici vietano l’ingresso ai turisti provenienti da Russia e Bielorussa

I ministri degli Esteri di Lituania, Lettonia ed Estonia hanno deciso di vietare l’ingresso dei cittadini russi provenienti da Russia e Bielorussia, per rafforzare le sanzioni Ue

Visti ai russi, i Paesi Baltici vietano l’ingresso ai turisti provenienti da Russia e Bielorussa

Mentre il presidente russo Vladimir Putin continua a minacciare l’Europa, prima con il gas e poi con il grano, anche l’Europa alza il tiro delle sanzioni. Lituania, Lettonia ed Estonia hanno trovato l’accordo per bloccare i visti d’ingresso per i falsi turisti in arrivo dalla Russia. Ingressi che, approfittando di un visto Schengen, consentivano di aggirare il blocco ai voli tra Russia e Europa inserito tra le sanzioni già varate dalla Ue in seguito all’invasione dell’Ucraina. Il divieto sarà in vigore entro la metà di settembre, dopo l’approvazione formale dei tre governi nazionali allo stop ai visti per i russi. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri della Lettonia.

“Nelle ultime due settimane e mesi, i passaggi di frontiera da parte di cittadini russi in possesso di un visto Schengen sono aumentati drasticamente. Questo sta diventando un problema di sicurezza pubblica, ma anche una questione di natura morale e politica”, ha dichiarato il ministro degli Esteri lettone Edgars Rinkevics in una conferenza stampa.

Visti russi, Paesi baltici invocano il divieto totale da Ue

Dopo aver azzerato il rilascio dei permessi turistici, in vigore dal 18 agosto, l’Estonia vieta l’ingresso anche a chi ne ha uno in corso di validità. “Visitare l’Europa è un privilegio, non un diritto umano – aveva scritto un mese fa la prima ministra dell’Estonia Kaja Kallas -. Mentre i Paesi dell’area Schengen rilasciano visti, sono i vicini della Russia a portarne il fardello”.

Ma senza una politica comune diventa impossibile creare restrizioni efficaci, dato che i cittadini russi potrebbero rivolgersi a un qualsiasi Paese europeo e continuare a utilizzare i Paesi Baltici per accedere allo spazio Schengen. Per questo chiede l’intervento di Bruxelles, anche se la proposta ha incontrato diversi no, il primo dal cancelliere tedesco Scholz: “È la guerra di Putin, sanzioni inefficaci se investono chi non ha colpe”.

La proposta, spesso richiesta a gran voce dagli Stati membri dell’Unione europea che condividono una porzione dei loro confini con la Russia (Estonia, Lettonia, Lituania), potrebbe impedire ai turisti russi di entrare nei loro Paesi anche qualora l’Ue decidesse di non emanare un divieto a livello europeo.

Eccezioni per il rilascio dei permessi turistici ai russi

I Paesi respingeranno tutti i cittadini russi in possesso di un visto per entrare nell’area di frontiera aperta Schengen dell’Ue. Saranno fatte eccezioni per motivi umanitari e familiari, autisti di camion e diplomatici.

La linea dura dei Paesi baltici nei confronti del Cremlino non è una novità, poiché il ricordo del controllo sovietico su questi territori è ancora forte nella memoria collettiva.

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