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Videochiamate, le migliori app per la quarantena

FIRST Tutorial ha fatto l’esame del sangue alle app per le videochiamate, mai tanto essenziali come in questi tempi di smart working – Ecco i risultati

Videochiamate, le migliori app per la quarantena

Il lockdown, quello più rigido, sta per finire, ma anche dopo il 4 maggio molti di noi continueranno a lavorare da casa in smart working e a non potersi muovere dalla propria regione, rimanendo magari distanti da amici e parenti che vivono altrove. Come lavorare o contattare le persone tramite videochiamare in maniera agile e sicura? Ve lo spiega FIRST Tutorial, il sito di FIRSTonline dedicato alle “dritte”: questa volte Enrico Maria Ferrari ve ne propone una che di questi tempi non guasta, quella sulle migliori app per le videochiamate in quarantena (ma non solo).

Secondo il nostro tutorial, la combinazione migliore per avere la migliore videoconferenza possibile è usare un PC non vecchio, quindi con un processore veloce, ed essere collegati con una banda minima di 20 MB in download utilizzando un Wifi veloce o una LAN. “Durante una videochiamata – aggiunge l’articolo – è bene adottare una sorta di codice di buone maniere, con particolare accortezza soprattutto nelle chat professionali o scolastiche. Innanzitutto quando parla uno dei partecipanti alla conferenza è buona norma che tutti gli altri collegati disattivino almeno temporaneamente il proprio microfono. Si evitano così che i rumori di sottofondo, o magari qualche frase inopportuna, provochino una gran confusione”.

Quanto alle app e ai programmi, alcuni sono arcinoti come WhatsApp (che recentemente ha annunciato l’allargamento del gruppo di videochiamata fino ad 8 persone), Microsoft Teams, Zoom, Skype, ma ci sono anche Google Suite, Instagram, House Party e pure Facebook pochissimi giorni fa ha lanciato Rooms.

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