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Viceministri e sottosegretari, nomine aziende pubbliche, Salva Roma: prime sfide per il Governo

Fra oggi e domani il Cdm dovrebbe ultimare la lista di viceministri e sottosegretari, che conterà complessivamente circa 45 nomi – La lista delle nomine da decidere per i vertici delle aziende pubbliche comprende 350 nomi – Rebus Salva Roma, Marino: “Domenica fermo la città” – Lupi: “Piano casa in arrivo, 2 mld per l’edilizia scolastica”.

Viceministri e sottosegretari, nomine aziende pubbliche, Salva Roma: prime sfide per il Governo

Viceministri e sottosegretari, vertici delle aziende pubbliche, piano casa. Oltre, naturalmente, alla nuova e urgente versione del Salva Roma. Questi i primi rebus che il nuovo governo Renzi dovrà risolvere. Il più politico è senz’altro il primo, che dovrebbe trovare soluzione nelle prossime ore.

VICEMINISTRI E SOTTOSEGRETARI: TRA OGGI E DOMANI I 45 NOMI

Fra oggi e domani il Cdm ha il compito di ultimare la lista di viceministri e sottosegretari, che conterà complessivamente circa 45 nomi. Gran parte delle quote da assegnare ai partiti della maggioranza è stata già decisa, ma bisogna diverse scelte sono ancora in bilico. 

Circa 25 figure dovrebbero essere in quota Pd: verso la conferma Lapo Pistelli agli Esteri e Pier Paolo Baretta all’Economia, così come Sesa Amici, che insieme a Sabrina De Camillis potrebbe essere nominato ai Rapporti con il Parlamento. Tra le probabili new entry figura Emanuele Fiano all’Interno. 

Nella rosa dei possibili sottosegretari, invece, sembra essere entrato anche Bruno Tabacci, del Centro democratico. Crescono anche le quotazioni del presidente del Consiglio comunale di Firenze, Eugenio Giani. Restano in gioco Ivan Scalfarotto (all’Istruzione) e Antonello Giacomelli (all’Editoria o alla Cultura) con un possibile ritorno anche dell’ex ministro Cecile Kyenge. 

La quota del Nuovo centrodestra varia tra 7 e 10 nomi. Tra gli alfaniani potrebbero arrivare diverse conferme: da Luigi Casero all’Economia a Gioacchino Alfano alla Difesa. Nell’Udc restano alte le quotazioni di Roberto Rao alla Giustizia, così come quelle di Benedetto Della Vedova (Sc) all’Economia. 

Anche Enrico Morando (Pd), ex presidente della Commissione Bilancio del Senato, è in corsa per il tesoro. Si parla inoltre della probabile conferma di Simona Vicari (Ncd) e Claudio De Vicenti (Pd) allo Sviluppo Economico, oltre a quella di quella di Erasmo De Angelis (Pd) alle Infrastrutture. 

Un criterio generale è quello della presenza femminile, che per Renzi deve essere cospicua.

NOMINE AZIENDE PUBBLICHE: 350 POLTRONE, SU TUTTE IL GRUPPO ENEL

Anche ai vertici delle aziende pubbliche il neopremier intende aumentare il numero di donne. In tutto, la lista delle nomine da decidere comprende 350 figure. La quota più significativa è costituita dai 74 consiglieri di amministrazione del gruppo Enel, con in testa l’amministratore delegato Fulvio Conti. A seguire, le società partecipate dalla Cdp, con 51 poltrone da assegnare, e poi ancora Anas (43), Finmeccanica (35), Eni (29), Poste (29) e le controllate delle Ferrovie (24) e di Invitalia (15). I fedelissimi di Silvio Berlusconi sono certi che Conti e l’ad di Eni Paolo Scaroni, nominati e confermati due volte dai governi del Cavaliere, rimarranno al loro posto. 

SALVA ROMA, MARINO: “DOMENICA FERMO LA CITTA’”

Dopo il decreto ritirato a causa dell’ostruzionismo di Lega e M5S, il Governo deve studiare anche un nuovo provvedimento per evitare il default della Capitale. Intanto, il numero uno del Campidoglio, Ignazio Marino, fa la voce grossa: “Io da domenica blocco la città. Quindi le persone dovranno attrezzarsi, fortunati i politici del palazzo che hanno le auto blu, loro potranno continuare a girare, i romani non potranno girare – ha detto il sindaco in un’intervista a Mix 24 –. Sono veramente arrabbiato. Anche i romani sono arrabbiati e hanno ragione, dovrebbero inseguire la politica con i forconi, qui bisogna ancora pagare i terreni espropriati nel 1957 per costruire il Villaggio Olimpico. Ma si può continuare a governare così la Capitale? Non è più il periodo delle chiacchiere, è il periodo dei fatti”. 

E poi ancora, ai microfoni di Radio 24: “Il Governo deve darci gli strumenti legislativi per poter risanare una volta per tutte, io non chiedo soldi- ha dichiarato il primo cittadino- Quello che la stampa chiama Salva Roma altro non è che i soldi dei romani che devono essere restituiti ai romani. Ce li devono ridare. Voglio governare responsabilmente questa città. Per marzo non ci saranno i soldi per i 25mila dipendenti del Comune, per il gasolio dei bus, per tenere aperti gli asili nido o raccogliere i rifiuti e neanche per organizzare la santificazione dei due Papi, un evento di portata planetaria. Io ci metto la faccia, ma non intendo fare il commissario liquidatore”.

LUPI: PIANO CASA NEL PROSSIMO CDM, 2 MILIARDI PER L’EDILIZIA SCOLASTICA

“Oltre due miliardi per l’edilizia scolastica da impiegare in tempi rapidi grazie ad una task force tra ministero delle Infrastrutture e quello della Pubblica Istruzione. Avanti tutta sulla Tav, opera non in discussione. Via libera ad un nuovo piano casa che verrà illustrato al prossimo consiglio dei Ministri. E ancora: chiusura entro marzo dell`operazione Alitalia-Etihad”. Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture, fa il punto sul programma del suo dicastero in un’intervista al Messaggero.

“Per la scuola – spiega il ministro – credo si possano sbloccare almeno due miliardi, togliendo questi investimenti dal Patto di stabilità. Renzi ha indicato le priorità ed ora spetta al ministero dell`Economia attivarsi e trovare le coperture. Dobbiamo uscire davvero dalla palude. Il fattore tempo, ripeto, è decisivo”.

Per il rilancio dell’edilizia “andremo avanti con gli ecobonus per la filiera dei mobili, che hanno avuto uno straordinario successo – prosegue il ministro –, mentre a marzo sarà finalmente attivo il fondo “Plafond casa” della Cassa Depositi e prestiti da due miliardi destinati a finanziare i mutui per acquistare casa e per le ristrutturazioni edilizie. Dal prossimo mese basterà andare dalle banche che hanno firmato la convenzione con la Cdp per accedere a queste risorse. Al prossimo consiglio dei ministri illustrerò il Piano casa che prevede rifinanziamenti per il fondo affitti e la morosità incolpevole, il recupero degli alloggi sociali, un ulteriore abbassamento della cedolare secca per chi mette sul mercato alloggi sfitti. In tutto interventi per un miliardo e mezzo in grado di dare nuovo impulso al settore”.

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