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Versace: salgono i ricavi ma i costi mandano i conti in rosso

La Maison Versace, uno dei marchi più famosi del Made in Italy archivia il 2016 con un paerdita di esercizio dovuta principalmente ai costi affrontati per l’apertura di nuovi negozi e dei costi sviluppo del business

Versace: salgono i ricavi ma i costi mandano i conti in rosso

Gianni Versace, uno dei marchi più famosi del Made in Italy che da tempo guarda a Piazza Affari, ha messo a segno nel 2016 ricavi consolidati in crescita ma non in misura tale da coprire il rialzo dei costi, tanto che i margini si sono letteralmente dimezzati con l’ebitda margin passato dal 12,5% del 2015 al 6,6%. L’azienda ha, quindi, archiviato l’esercizio 2016 con una perdita consolidata di 7,4 milioni di euro, come emerso dal bilancio consultato da Radiocor, rispetto all’utile di 15,3 milioni del 2015.

Nel dettaglio, la maison controllata per l’80% dalla famiglia Versace e che vede nell’azionariato anche il fondo Blackstone (entrato nel 2014 con una partecipazione del 20%) ha registrato un giro d’affari di 668,7 milioni di euro, in aumento del 3,7%. L’incremento dei ricavi ha comunque frenato, visto che nel 2015 segnavano +17,5% (+8,6% a cambi costanti) sull’anno precedente. I costi operativi sono lievitati di ben 60,7 milioni, sfiorando quota 630 milioni. Una voce – si legge nel bilancio – ‘riconducibile allo sviluppo del business’ dopo che l’anno scorso sono stati aperti 38 nuovi negozi, di cui 29 boutique e 5 outlet.

L’apertura dei negozi è continuata anche a inizio 2017, con l’inaugurazione di 4 spazi nei primi tre mesi dell’anno. Tornando al 2016, il gruppo, in continuità con gli anni precedenti, ha portato avanti il miglioramento del brand Versus. L’azienda ha inoltre sviluppato il canale online. La Gianni Versace spa, sebbene abbia chiuso con in perdita per 24,1 milioni, ha deciso di distribuire 6 milioni di dividendi.

“L’esercizio 2016 ha registrato un progresso positivo in termini di volume d’affari, del 3,7%, ma non sufficiente ad assorbire completamente l’incremento dei costi operativi connessi allo sviluppo del network e ai costi di natura non ricorrente connessi a cambiamenti organizzativi – si legge nel bilancio – nonostante la continua ricerca sul fronte industriale e a un razionale contenimento dei costi operativi in un’ottica di sostenibilità degli stessi, l’esercizio 2016 evidenzia una riduzione del 45,5% dell’ebitda, che si attesta a 44,3 milioni, con un’incidenza sui ricavi caratteristici pari al 6,6%, contro quella del 12,5% dell’anno prima”. La posizione finanziaria netta della società è  risultata negativa per 8,5 milioni di euro. Anche il patrimonio netto si è ridotto di 9,7 milioni, risentendo dei risultati di esercizio, dei movimenti della riserva e dell’erogazione del dividendo, è spiegato ancora nel bilancio 2016

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