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Veneto, da Terna 1,5 miliardi per la rete elettrica

L’ultimo intervento del gruppo guidato da Donnarumma è quello della razionalizzazione del tratto tra Malcontenta e Fusina, per un valore di quasi 200 milioni.

Veneto, da Terna 1,5 miliardi per la rete elettrica

Un miliardo e mezzo di euro. E’ questa la cifra che investirà nei prossimi anni Terna in Veneto per il rinnovamento della rete elettrica. Nel piano della società che gestisce l’infrastruttura elettrica a livello nazionale, c’è infatti molta attenzione alla regione del Nord-Est, e c’è anche molta attenzione alla trasparenza nei confronti delle comunità locali. Ecco perché, dopo l’avvio del procedimento autorizzativo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, in merito all’iniziativa più recente e cioè la razionalizzazione della rete tra Malcontenta e Fusina, la società pubblicherà sul sito l’elenco delle particelle relative alle aree potenzialmente interessate dalle opere, situate nei Comuni di Venezia e Mira. I cittadini, e in particolare i proprietari delle particelle interessate dalle opere, possono prendere visione del progetto in formato elettronico, ed entro 30 giorni inviare delle osservazioni a Terna.

L’investimento relativo alla razionalizzazione della rete elettrica tra Malcontenta e Fusina ha un valore di circa 190 milioni di euro, e permetterà di aumentare l’efficienza del sistema elettrico regionale. Il progetto prevede lo sviluppo e il riassetto degli elettrodotti a 132, 220 e 380 kV nel tratto compreso dalla Centrale termoelettrica Enel Palladio di Fusina fino a ovest della Strada Statale Romea. Le attività in programma comprendono la realizzazione di un nuovo collegamento a 380 kV dalla Centrale di Fusina alla Stazione Elettrica Fusina 2, l’interramento di 24 Km di linee elettriche con conseguente eliminazione di oltre 21 km di elettrodotti e 89 sostegni, l’ampliamento della Stazione Elettrica Fusina 2 e la ricostruzione della Stazione Elettrica Malcontenta. Complessivamente, gli interventi consentiranno di liberare oltre 53 ettari di territorio. 

Il Piano di Sviluppo di Terna prevede, come detto, un investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro in Veneto. Questi sono i principali interventi previsti: il completamento della razionalizzazione tra Venezia e Padova che comprende anche il nuovo elettrodotto in cavo interrato tra Dolo e Camin, la nuova stazione elettrica di Volpago del Montello con riassetto rete associato, la razionalizzazione della rete elettrica nella Media Valle del Piave e la conclusione del nuovo collegamento in cavo interrato tra Cortina e Auronzo di Cadore.

Proseguirà, inoltre, la sperimentazione relativa all’utilizzo della rete elettrica regionale ai fini del monitoraggio ambientale del territorio, frutto di uno specifico accordo siglato da Terna con la Regione del Veneto il 18 febbraio di quest’anno. La società oggi guidata da Stefano Donnarumma ha infatti sviluppato e installato in Veneto un sistema integrato di sensoristica avanzata, composto da circa 500 dispositivi IoT (Internet of Things) sulle proprie reti, che consentirà la raccolta e l’analisi real-time di informazioni utili alla maggiore efficienza e flessibilità del sistema elettrico regionale. I dati raccolti potranno essere messi a fattor comune con Arpav e Protezione Civile, istituti di ricerca ed enti locali di tutela e controllo, per favorire la predittività di fenomeni emergenziali.

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