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Vaccino Pfizer, in Usa via libera per gli adolescenti

La Food and Drug Administration ha concluso la sperimentazione sulla fascia 12-15 anni. L’Ema si pronuncerà invece nel mese di giugno

Vaccino Pfizer, in Usa via libera per gli adolescenti

Svolta nella campagna vaccinale americana, e forse a breve anche in quella europea ed italiana. Secondo quanto scrive il Washington Post, la Food and Drug Administration (l’equivalente dell’europea Ema) ha autorizzato il vaccino Pfizer negli Usa per la fascia d’età 12-15 anni. La sperimentazione sugli adolescenti ha dunque dato esito positivo e ha dimostrato che il vaccino è almeno altrettanto efficace in quella fascia di età quanto lo è negli adulti. La priorità finora è stata quella di raggiungere anziani, fragili e il più possibile adulti, ma la possibilità di somministrare il siero anche ai più giovani darà sicuramente un’ulteriore accelerata alla campagna, in quanto anche vaccinare i più giovani è la chiave per aumentare il livello di immunità di gregge e ridurre il numero di ricoveri e decessi. L’ok della Fda spalanca ora le porte a milioni di altri americani, dopo che in questi primi mesi i numeri parlano di un successo: 114 milioni americani hanno già ricevuto entrambe le dosi, pari al 35% della popolazione.

In Italia invece è stato immunizzato meno del 15% della popolazione, con l’immunità di gregge fissata intorno all’80% e prevista all’inizio dell’autunno. “Ma due step importanti – ha commentato il commissario straordinario all’emergenza, il Generale Francesco Paolo Figliuolo – sono anche i mesi precedenti, quando riusciremo ad avere il 60 e il 70 per cento dei vaccinati. Lo scopo è quello di ottenere tra le 23 e le 25 milioni di dosi entro fine giugno”. In Europa è ancora presto per pensare alla vaccinazione degli adolescenti, ma intanto pure l’Ema sta valutando l’efficacia e la sicurezza di Pfizer: con ogni probabilità, sulla falsariga di quanto già espresso dalla FDA, anche in Europa ci sarà il via libera per la somministrazione del siero anti-Covid alle fasce più giovani. L’esito della valutazione, fa sapere l’Agenzia europea del farmaco, è “previsto per giugno a meno che non siano necessarie informazioni supplementari”.

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