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Usa, ecco le possibili nomine a Tesoro e Segreteria di Stato

Timothy Geithner e Hillary Clinton lasceranno, rispettivamente, il Tesoro e la Segreteria di Stato. Ecco una lista dei probabili candidati, mentre è molto più aperta la corsa alla Corte Suprema e alla Difesa.

Usa, ecco le possibili nomine a Tesoro e Segreteria di Stato

Archiviata la rielezione, Barack Obama deve ora colmare alcuni buchi nell’amministrazione. Come noto, il Segretario di Stato, Hillary Clinton, e il ministro del Tesoro Timothy Geithner, hanno già annunciato le dimissioni. Ma potrebbero non essere gli unici, anche perchè la sostituzione di due pezzi grossi come Clinton e Geithner probabilmente porterà a spostare gli equilibri interni al gabinetto, rendendo necessari altri cambi nella squadra del Presidente.

In questa logica potrebbe rientrare John Kerry, candidato alla presidenza, sconfitto da George W. Bush nel 2004. Attualmente senatore del Massachusetts, è un forte sostenitore di Obama. Durante le prove preparative ai dibattiti televisivi, ha servito da “sparring partner” vestendo le parti di Romney. Presiede attualmente il comitato per le Relazioni Internazionali, e avrebbe il compito di proseguire il prezioso lavoro diplomatico finora svolto da Hillary Clinton. Alcuni, tuttavia, temono che la scelta potrebbe aprire le porte del suo seggio senatoriale a Scott Brown, candidato repubblicano, riducendo la maggioranza democratica alla camera alta.

Altra papabile figura come segretario di Stato è Susan Rice, ambasciatore alle Nazioni Unite, con venti anni di esperienza nella politica estera americana. E’ anche ex assistente della segreteria di Stato, membro del Consiglio di Sicurezza Nazionale, oltre che advisor sulla politica estera durante le campagne presidenziali di Obama e di John Kerry. E’ stata coinvolta nelle polemiche susseguite all’attentato di Bengazi, dunque c’è chi teme un indebolimento del gabinetto presidenziale dietro a possibili strumentalizzazioni da parte dei repubblicani. Anche Thomas Donilon, consigliere alla Sicurezza Nazionale, sembra essere in lista per l’incarico.

Centrale sarà, ovviamente, il prossimo ministro del Tesoro. Qui Jacob Lew ed Erskine Bowles sono i contendenti principali. Il primo è capo dello Staff presidenziale alla Casa Bianca, con lunghissima esperienza manageriale e di budget sin dagli anni di Clinton. Ha servito soprattutto nel settore pubblico, ad eccezione di un potenzialmente controverso incarico a Citigroup a metà degli anni 2000. Ma il suo prezioso contributo come capo dello Staff potrebbe convincere Obama a tenerlo al suo posto.

Erskine Bowles ha ricoperto lo stesso ruolo di Lew sotto la presidenza Clinton, è un Democratico moderato e incline alla negoziazione, il che potrebbe risultare elemento prezioso dati i delicati equilibri su cui si regge il Congresso. E’ tuttavia piuttosto inviso all’ala liberal del partito, e l’opposizione della sinistra potrebbe spingerlo a rifiutare l’incarico. Ma in questa fase, sembra essere la figura più adatta.

Per il Tesoro, in fila ci sono anche due businessman del settore privato. Provenienti da Wall Street, attendono una chiamata Larry Fink, Ceo di BlackRock, e Roger Altman, chairman di Evercore Partners, ma soprattutto ex segretario al Tesoro di Bill Clinton.

Sono molto più aperti, invece, i giochi per quanto concerne la Corte Suprema e la Difesa.

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