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Usa-Cuba, svolta storica: stop all’embargo dopo 52 anni

A spianare la strada a un allentamento delle tensioni tra i due Paesi è stato il rientro negli Usa di Alan Gross, il cittadino americano che era detenuto da cinque anni a Cuba con l’accusa di spionaggio.

Usa-Cuba, svolta storica: stop all’embargo dopo 52 anni

Dopo ben 52 anni di embargo, i rapporti tra Stati Uniti e Cuba stanno per tornare alla normalità. L’apertura diplomatica è sostenuta dai media statunitensi che riportano le dichiarazioni del senatore Marco Rubio, repubblicano della Florida, secondo il quale Washington sta pensando all’apertura di un’ambasciata nella capitale cubana nei prossimi mesi. Non solo: secondo fonti interne al Campidoglio, citate dal New York Times, sarebbe al vaglio anche la normalizzazione dei legami bancari e commerciali tra i due Paesi. 

A spianare la strada a un allentamento delle tensioni è stato sicuramente il rientro negli Usa di Alan Gross, il cittadino americano che era detenuto da cinque anni a Cuba con l’accusa di spionaggio e che oggi è salito a bordo di un aereo governativo che lo sta riportando negli Usa. Nella liberazione “umanitaria” di Gross – riferisce l’agenzia di stampa Dow Jones – il Vaticano avrebbe giocato “un ruolo cruciale”.

L’avvicinamento tra i due paesi, dopo decenni di gelo, è un evento di portata epocale: secondo altre indiscrezioni di Dow Jones, gli Stati Uniti intendono rimuovere le restrizioni esistenti in termini di viaggi e trasferimento di denaro. In base all’accordo, gli Usa dovrebbero “bilanciare” la liberazione di Gross rilasciando tre cubani accusati di spionaggio. L’Avana, inoltre, libererà 53 prigionieri politici mentre Washington rivedrà lo status dell’isola sulla lista nera del terrorismo. 

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