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Uragani sulla Borsa: Sandy blocca Wall Street a Milano Berlusconi affonda Piazza Affari e lo spread

Sandy blocca Wall Street come non accadeva dal 1888 – Berlusconi mina la stabilità politica e colpisce Piazza Affari (che solo ora recupera) e soprattutto lo spread – Il Giappone approva nuovi stimoli all’economia – Grecia e Spagna sempre in affanno -Chrysler scoppia di salute e fa bene ai conti Fiat – Carlo De Benedetti cede il controllo di Cir ai tre figl

Uragani sulla Borsa: Sandy blocca Wall Street a Milano Berlusconi affonda Piazza Affari e lo spread

URAGANI: SANDY BLOCCA WALL STREET. SILVIO INVESTE BORSA E SPREAD

TOKYO APPROVA NUOVI STIMOLI. PARACADUTE CHRYKSER SUI CONTI FIAT

 

 

 

Infuria l’uragano Sandy: la zona sud di Manhattan è invasa dalle acque e senza elettricità . Wall Street, dopo lo stop di ieri, resta chiusa anche oggi. Per ritrovare una serrata di pari durata per il maltempo occorre risalire al 1888. Vanno avanti invece gli scambi sulla piazza di Tokyo: i futures sull’indice S&P arretrano stamane dello 0,7%.

 

Piazza Affari, invece, ha affrontato, l’uragano Silvio, per fortuna solo virtuale che ha investito il listino azionario e lo spread.

 

Il contraccolpo sul mercato azionario, misurato sull’andamento delle altre Borse europee, è quantificabile in poco più di un punto percentuale: FtseMib -1,6%. La Borsa di Londra è scesa dello 0,2%, Parigi -0,7%, Francoforte -0,4% .

 

 

Lo spread Italia-Germania è risalito a 353 punti, in crescita di 19 punti con un rendimento sfiora il 5%. “Un livello considerevolmente troppo alto rispetto ai fondamentali dell’economia italiana”, ha commentato ieri il premier Mario Monti durante la missione in Spagna. Monti si è poi concesso un tocco di ironia ad alto tasso di understatement in cui eccelle: “Lo spread è risalito per colpa di Berlusconi? Non avevo pensato a questa ipotesi: ci rifletterò”.

 

 

L’asta di BOT a 6 mesi si è chiusa con ottimi risultati confermando il trend positivo avviato ad agosto. Sottoscritti tutti gli 8 miliardi previsti a un rendimento dell’1,347%, minimo da marzo e inferiore all’1,503% dell’asta di settembre. Ma a favorire il risultato è stato l‘importo offerto inferiore a quello in scadenza, per effetto dell’ottimo risultato del collocamento del Btp Italia di due settimane fa. 

 

Sarà più probante per valutare l’orientamento dei mercati il test di stamane, ovvero l’asta di Btp a 5 e 10 anni per complessivi 7 miliardi.

 

Non meno inquietante la situazione della Sicilia post-voto: il rating dell’isola è stato declassato ieri da Fitch a BBB, con outlook negativo.

Il downgrade, spiega l’agenzia di rating in una nota, riflette la prospettiva di “un bilancio in disavanzo per un prolungato periodo di tempo fra crescenti passività finanziarie e commerciali e in un contesto di risorse drenate per mantenere il servizio sanitario in pareggio”.


 

ASIA

 

Seduta altalenante alla Borsa di Tokyo +0,39% in attesa delle decisioni della Banca centrale del Giappone.

La Boj ha alzato stamane a 66mila miliardi di yen il fondo per gli acquisti sul mercato monetario per sostenere la liquidità del sistema. Il livello dei tassi è rimasto invariato.

Riflessiva Hong Kong –0,23%. mentre Shangai, dopo quattro giorni al ribasso, ha interrotto la discesa: la ripresa dei titoli immobiliari compensa la caduta dei valori dell’auto.

 

 

EUROPA-

 


La Borsa di Atene è caduta in ribasso del 8% in seguito alle notizie sul braccio di ferro in corso tra il governo di Antonis Samaras e i funzionari di Ue, Bce e Fmi (la cosiddetta troika) che hanno legato l’elargizione della nuova tranche di aiuti al varo di una nuova riforma del lavoro. A metà novembre il governo greco avrà le casse vuote e senza gli aiuti internazionali il Paese rischia di finire in default.

Lo spread tra i bond ateniesi e i bund sale di 34 pb a 1.561, rendimento al 17,1%.

 

Si allunga intanto la lista delle regioni spagnole che bussano a quattrini alla porta di Madrid. Ieri è stata la volta della Cantabria, regione settentrionale spagnola, che ha chiesto aiuti al fondo statale per 137 milioni di euro. E’ la nona delle 17 regioni autonome a chiedere una linea di credito al governo centrale per un totale vicino ai 17 miliardi di euro.

 

L’ora x scatterà a metà dicembre. In quei giorni la bad bank spagnola, che entrerà in funzione il 19 novembre, acquisterà con forte sconto (44 miliardi in tutto) gli asset “velenosi” in mano a quattro banche azionalizzate. La sola Bankia cederà beni già stimati in 50 miliardi per meno della metà (24,8 miliardi).

 

 


In Europa il titolo migliore dell’indice Stoxx 50 è stato Ubs, balzata all’insù del 7,2% innescato dalle speculazioni su un prossimo annuncio di una profonda riorganizzazione del  business con annesso taglio di 10mila dipendenti.

 

 

ITALIA

 

 

 Svolta in casa De Benedetti: l’Ingegnere fa un passo indietro a favore dei tre figli che assumeranno il controllo del gruppo Cir. Lo annuncia una nota della Cir precisando che Carlo De Benedetti “completa il percorso di successione all’interno del gruppo” dopo aver lasciato le cariche operative a inizio 2009 “nelle prossime settimane trasferira’ gratuitamente il controllo ai tre figli” Rodolfo, Marco e Edoardo. Rodolfo De Benedetti, in occasione della prossima assemblea degli azionisti degli azionisti di Cir e di Cofide, sara’ nominato presidente esecutivo di entrambe le societa’ e proporra’, in accordo con la sua famiglia, la nomina ad amministratore delegato di Monica Mondardini ad aprile, anche con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la struttura manageriale del gruppo. Mondardini manterrà la carica di a.d. del gruppo editoriale L’Espresso.

 

I riflettori sono accesi su Fiat -0,5%, che oggi annuncerà i risultati del terzo trimestre 2012 e, probabilmente, i nuovi obiettivi per il 2013 e 2014, drasticamente corretti rispetto al piano industriale 2010, a causa della crisi economico e finanziaria che ha colpito la zona euro. Alla vigilia dell’appuntamento il presidente John Elkan ha rivelato che “confermeremo per l’anno in corso i i risultati che sono in linea con quanto detto e sono buoni”.

Merito di Chrysler, che ha messo a segno profitti netti in rialzo del 80% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso a 381 milioni di dollari da 212 milioni, grazie al continuo aumento delle vendite. Per i primi nove mesi dell’anno, si legge nel comunicato della societa’, l’utile netto e’ stato pari a 1,29 miliardi di dollari (contro i 509 milioni). Il debito industriale netto si e’ attestato a 693 milioni di dollari, un miglioramento di 2,2 miliardi rispetto all’anno scorso.

 

Detroit scoppia di salute, anche troppo. Di questo passo, si legge in una nota di Morgan Stanley, Chrysler rischia di acquistare troppo valore e rendere difficile l’obiettivo Fiat di acquistare il 100%.

 

In Piazza Affari i ribassi più forti sono stati delle banche: Unicredit è scesa del 2,4%, Intesa-2,6%, Banco Popolare -4,3%, Ubi -2,8%, MontePaschi -4,4%, Pop.Milano-4,4%.

In forte perdita anche Mediobanca -4,2%, che aveva iniziato la seduta in buon rialzo. 

Positiva Generali, salita dello 0,8%.

 

 Finmeccanica -3,8%. Ansaldo Sts si è messa in luce con un rialzo del 2,3% dopo la diffusione dei dati dei primi nove mesi dell’anno che hanno evidenziato una crescita dei ricavi e un forte miglioramento della posizione finanziaria. 

Chiusura in rialzo anche per Pirelli +1,1%.

Fra le utility, Enel è scesa dell’1,8%, Enel Green Power -2,4%, A2A -4,2%. 

Cali più contenuti per i petroliferi. Eni–0,9%, Saipem -0,8%,Tenaris -3,2%. 

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