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Unipol: utile +168,8% nonostante rettifiche per 450 milioni

Ma il dividendo a 17 centesimi delude la Borsa – La raccolta diretta assicurativa è salita del 6,4% – Il settore bancario del gruppo Unipol nel 2014 ha ridotto le perdite a 83 milioni di euro, dai 296 milioni nel 2013.

Unipol: utile +168,8% nonostante rettifiche per 450 milioni

Il gruppo Unipol ha chiuso il 2014 con un risultato netto consolidato preconsuntivo di 505 milioni, in crescita del 168,8% rispetto ai 188 milioni del 2013. Una performance influenzata peraltro “da una completa revisione dei crediti bancari in logica Aqr che ha comportato svalutazioni e rettifiche complessive per circa 450 milioni”, precisa una nota. L’ipotesi di dividendo unitario è di 0,17 euro per azione ordinaria e 0,19 euro per azione privilegiate, con un pay out di circa il 76%.

Il titolo in Borsa di Unipol, dopo il +2,8% di ieri, fa segnare questa mattina un rosso del 4,4%, a 4,374 euro (gli investitori si aspettavano un dividendo più alto). Unipolsai cede invece lo 0,6%. 

L’anno scorso il portafoglio di titoli strutturati di Unipol è stato ridotto di oltre 2 miliardi, con plusvalenze per 29 milioni e nei primi mesi del 2015 sono stati ceduti sul mercato altri 438 milioni di titoli strutturati con una plusvalenza di 9 milioni. 

La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, è salita del 6,4% a 17,88 miliardi. Nel ramo Danni i premi si attestano a 8,96 miliardi (-8,7% rispetto al 31 dicembre 2013). I premi Auto sono pari a 5,2 miliardi (-13%). Il comparto Non Auto si attesta a 3,75 miliardi (-2,0%). Il risultato ante imposte del settore Danni è positivo per 1,004 miliardi, in aumento da 865 milioni nel 2013.

Nel comparto Vita la raccolta diretta del gruppo Unipol ha raggiunto 8,91 miliardi, in crescita del 27,7% rispetto al 2013 e “riflette la prosecuzione del forte trend di espansione dei prodotti tradizionali riscontrato a partire dal 2013, favorito dal contesto di bassi tassi di interesse e dalla ridotta propensione al rischio da parte degli assicurati”. Il risultato ante imposte del settore Vita è positivo per 272 milioni di euro, contro i 512 milioni del 2013. 

Il settore bancario del gruppo Unipol nel 2014 ha ridotto le perdite a 83 milioni di euro, dai 296 milioni nel 2013. Il risultato economico ante imposte del settore è in perdita per 101 milioni (-424 milioni al 2013). Nell’esercizio, precisa inoltre la nota, la copertura del credito deteriorato, compresi gli accantonamenti sulla garanzia fornita dalla capogruppo, ha superato il 55% per quanto riguarda le sofferenze e il 42% per l’intero portafoglio delle partite deteriorati. Gli impieghi verso la clientela si attestano a 9.408 milioni (10.071 milioni a fine 2013, -6,6%), mentre la raccolta diretta del comparto bancario ammonta a 10.035 milioni (-7,3%).

A fine 2014 Il patrimonio netto consolidato del gruppo ammontava a 8,44 miliardi (da 7.48 miliardi al 31 dicembre 2013), di cui 5,63 miliardi di pertinenza del gruppo. 

La controllata UnipolSai ha archiviato invece l’anno scorso con un utile netto consolidato in crescita del 12,9% sull’esercizio precedente, a 783 milioni di euro. In base ai risultati la compagnia assicurativa spiega una nota, stima per l’esercizio 2014 la distribuzione di un dividendo di 0,175 euro per ciascuna azione ordinaria, da 0,196 sull’esercizio 2013, di 6,5 euro per ciascuna azione di risparmio A (19,641 euro) e di 0,20438 euro per ciascuna azione di risparmio B (0,225 euro). Il pay-out pari è pari circa il 65%.

La raccolta sale del 4% a 16 miliardi circa di cui 8,42 miliardi nel ramo danni, in calo del 9% risentendo, a partire dal terzo trimestre, dalla cessione del ramo d’azienda ad Allianz, oltre che dalla riduzione del premio medio nelle Rc auto. L’andamento tecnico vede un combined ratio al 94,6%, in miglioramento da 93,6% del 2013. Si conferma invece il buon andamento del settore vita che registra una raccolta di 7,58 miliardi, in crescita del 23,6% rispetto al 2013. Sul fronte patrimoniale il margine di solvibilità è pari a 165% da 155% nel 2013. 

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