Prosegue l’azione di Unicredit Credit Management Bank (UCCMB), gruppo Unicredit, in collaborazione con il Ministero della Giustizia, per aumentare le efficienze dei Tribunali italiani, dopo che uno studio condotto da DG-STAT ha registrato ben 412.699 procedimenti pendenti nelle Corti d’Appello, la metà dei quali sono concentrati a Roma e a Milano.
In questo scenario assume una grande importanza l’intervento di UCCMB, che da tempo ha investito molte energie nel ramo Giustizia e per prima ha avviato, come unico intermediario bancario specializzato in materia, progetti di change management, stimolando e favorendo il cambiamento per il raggiungimento di un primo obiettivo: l’entrata in vigore dell’obbligatorietà, al 30 giugno 2014, del Processo Civile Telematico.
“Alla luce di questi dati si conferma l’importanza dell’intervento di UCCMB che, per prima, ha creduto e investito nella Giustizia – ha affermato l’Ad Dino Crivellari -. Da tempo lavoriamo per la diffusione del Processo Telematico e dei servizi di e-justice ad esso correlati con la convinzione che la riduzione della durata dei procedimenti civili produca benefici a tutto il tessuto economico e sociale”.
Intanto, i progetti di scissione parziale del ramo d’azienda “Business no-core” di UniCredit Credit Management Bank SpA e del ramo d’azienda relativo al compendio immobiliare riveniente dall’operatività ex Capitalia di UniCredit Credit Management Immobiliare SpA a favore di UniCredit SpA sono state approvate dalle Assemblee dell’istituto.