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Unicredit: l’utile corre oltre le attese nel secondo trimestre

Fra aprile e giugno la Banca ha registrato profitti per 945 milioni di euro, contro i 676 previsti dagli analisti – Senza contare l’effetto negativo legato alla vendita di Bank Pekao, l’utile è pari a 1,3 miliardi – Ricavi in calo del 7,8% su anno – Mustier festeggia: “Stiamo registrando i primi successi del piano industriale” Transform 2019 – Il titolo vola in Borsa

Unicredit archivia il secondo trimestre del 2017 con un utile netto di 945 milioni di euro, in aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2016. Il risultato è decisamente migliore dei 676 milioni previsti dal consensus degli analisti.

Escludendo l’impatto negativo da 310 milioni legato alla vendita di Bank Pekao, l’utile del secondo trimestre è pari a 1,3 miliardi. Complessivamente, nel primo semestre l’utile è di 1,85 miliardi (2,2 senza l’effetto di Pekao), in aumento del 40,2% sui primi sei mesi del 2016.

I ricavi totali sono calati del 7,8% annuo, a 4,86 miliardi, con margine di interesse a 2,65 miliardi (-0,7%) e commissioni nette a 1,51 miliardi (+7,6%). In calo del 4,2% a 2,86 miliardi i costi operativi, per un rapporto cost/income salito al 58,9%. Il coefficiente Common equity tier 1 fully loaded è al 12,8 %.

“I risultati positivi di UniCredit raggiunti nel secondo trimestre del 2017 confermano il significativo impatto di Transform 2019 già osservato nel primo trimestre dell`anno. Tutti i nostri team sono rimasti focalizzati sull’esecuzione e sul raggiungimento degli obiettivi del piano”, ha commentato l’Ad di Unicredit, Jean Pierre Mustier.

“Nel secondo trimestre, come programmato – ha aggiunto – abbiamo concluso la cessione di Pekao e in luglio finalizzato la prima fase di Fino vendendo una quota maggioritaria del portafoglio di crediti deteriorati che ammonta complessivamente a 17,7 miliardi di euro. In particolare, la cessione di Pekao, insieme alla nostra organica generazione di utili, ha avuto un impatto positivo di 72 punti base sul nostro Cet1 ratio fully loaded, che nel secondo trimestre ha raggiunto il 12,8%”.

Inoltre, “grazie all’implementazione del piano – ha detto ancora Mustier – abbiamo anche registrato dei segnali promettenti in tutto il gruppo, con un rafforzamento dell’attività commerciale in tutte le principali aree di business, confermati dal margine di interesse che ha raggiunto 2,7 miliardi di euro, in aumento del 3,4% trimestre su trimestre. Poi, grazie alla solida generazione di commissioni in aumento del 1,8% su base trimestrale, al contenimento dei costi ed alla attenta gestione del rischio, abbiamo raggiunto un utile netto di 1,3 miliardi di euro, escludendo Pekao, equivalente ad una variazione positiva del 38,4% trimestre su trimestre”.

Mustier ha anche confermato che Unicredit pagherà un dividendo cash sul 2017: “Abbiamo detto che pagheremo un dividendo cash nel 2017 e nel 2018 e che proporremo la distribuzione agli azionisti del 20% del profitto netto della Banca. In linea con Transform 2019, la base di calcolo del dividend payout ratio è data dall’utile netto escludendo gli effetti di Bank Pekao e Pioneer”.

I crediti verso la clientela hanno raggiunto i 420,7 miliardi nel secondo trimestre (+0,3% sul trimestre precedente, -1,8% su base annua). Escludendo la riduzione del portafoglio Non-Core, i crediti verso la clientela sono aumentati dello 0,8% trimestre su trimestre e dell’1,6% su base annua. La raccolta da clientela ha totalizzato 394,9 miliardi nel secondo trimestre(+0,8% e +3,8%).
Le commissioni si sono attestate a 1,5 miliardi nel secondo trimestre (+1,8% trim/trim, +7,6% a/a).

Il margine operativo lordo ha raggiunto i 2 miliardi nel secondo trimestre 2017 (+2,6% trim/trim, -12,4% a/a) e i 3,9 miliardi nel primo semestre (-0,9% sem/sem). Le rettifiche su crediti sono scese a 564 milioni nel secondo trimestre 2017 (-15,8% trim/trim, -36,1% a/a) e a 1,2 miliardi nel primo semestre (-24,9% sem/sem).

Infine, nel secondo trimestre 2017 il programma di riduzione delle filiali del gruppo UniCredit è progredito, con la chiusura complessiva di 464 filiali da dicembre 2015, corrispondenti al 49% delle 944 in chiusura programmata, obiettivo per il 2019. “La chiusura di ulteriori 186 filiali – si legge nel comunicato – è pianificata entro la fine del 2017, in anticipo rispetto al piano nell’Europa occidentale”. In Italia sono state già realizzate 90 chiusure a luglio.

Il trimestre ha visto un’ulteriore riduzione dell’organico di 1.135 dipendenti, portando a un totale di 6.000 dipendenti in meno da dicembre 2015, corrispondenti al 42% della riduzione pianificata di 14.000 unità entro il 2019.

AGGIORNAMENTO

In scia alla pubblicazione della semestrale, a un’ora dall’apertura il titolo in Borsa di Unicredit guadagna il 4,75%, mettendo a segno la migliore performance del Ftse Mib.

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