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Unicredit insiste su Commerzbank: Orcel pronto a convertire in azioni l’ultimo pacchetto di derivati

Secondo Mf, Goldman Sachs e Ubs sarebbero già in allerta per la conversione in azioni dell’8% che porterebbe Unicredit al 28% di Commerzbank

Unicredit insiste su Commerzbank: Orcel pronto a convertire in azioni l’ultimo pacchetto di derivati

L’offerta su Banco Bpm è ormai nel passato e Unicredit guarda avanti. Uno sguardo al futuro che la porta in Germania. La banca guidata da Andrea Orcel si prepara a salire ulteriormente in Commerzbank, nonostante l’ormai nota opposizione del Governo tedesco. Secondo Milano Finanza, infatti, Piazza Gae Aulenti sarebbe pronta a convertire l’ultimo pacchetto di derivati in suo possesso, pari all’8% del capitale dell’istituto tedesco. L’operazione potrebbe avvenire dopo l’estate.

I consulenti della banca tedesca, Goldman Sachs e Ubs, sarebbero infatti in allerta in vista di una possibile mossa da parte di Unicredit che la porterebbe a un passo dal 30% che farebbe scattare l’obbligo di Opa. L’intenzione della banca, come più volte chiarito, non sarebbe però quella di lanciare un’offerta, ma di posizionarsi in modo ancora più saldo in vista delle future trattative con i vertici di Commerz e con il governo di Berlino e magari risparmiare qualche soldo. Come spiega Mf, “mantenere swap di lungo periodo ha un costo crescente, legato principalmente alla copertura delle oscillazioni del titolo (hedging). A fronte di una posizione già autorizzata dalle autorità, trasformare il pacchetto in azioni risulta più conveniente sul piano economico e più coerente con la strategia industriale di Orcel”.

Unicredit ha annunciato lo scorso 8 luglio di aver convertito in azioni circa il 10% della sua posizione sintetica in Commerzbank, portando la propria quota in azioni e i relativi diritti di voto effettivi a circa il 20%

Nella conference call di settimana scorsa sui risultati record del secondo trimestre 2025, Orcel aveva infatti anticipato l’intenzione di convertire in azioni la restante quota Commerzbank entro fine anno.

Orcel: “Fusione sarebbe un bene per la Germania”

Secondo il ceo di Unicredit, una combinazione con la rivale tedesca sarebbe “un bene per la Germania e per l’Europa, che ha bisogno di una banca più forte per finanziare gli investimenti e sostenere la crescita. Penso che sarebbe un bene per l’Unione bancaria, ma questa è la mia opinione e ad oggi non abbiamo alcun dialogo su questo argomento”. Orcel ha però sottolineato che “la controparte non è pronta a discuterne e quindi rispettiamo il fatto di rimanere investitori” e si è detto “molto lieto di beneficiare di un ritorno sull’investimento del 20%”. 

Solo pochi giorni prima,, il cancelliere tedesco Friedrich Merz aveva nuovamente criticato la scalata: “Ho due motivi di forte perplessità: anzitutto, si tratta chiaramente di un’acquisizione ostile, rivolta sia a Commerz sia alla Repubblica Federale. Inoltre, la fusione creerebbe un istituto che, per struttura di bilancio, potrebbe rappresentare un rischio sistemico per i mercati”.

Nonostante ciò, il numero uno di Unicredit resta sicuro del valore da estrarre in Germania: “Se mi chiedete se c’è valore da creare” in Commerzbank, ha detto il banchiere, “credo fermamente che ci sia un sacco di valore da creare, significativamente superiore a quello che si sarebbe potuto creare in Italia.

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