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Un 2014 da record per gli investimenti italiani in Francia

La Francia si conferma la destinazione preferita degli investitori italiani all’estero: in tutto le aziende fondate da italiani impiegano 100mila dipendenti Oltralpe e il 2014 è stato il miglior anno dell’ultimo decennio – Parigi e la Provenza le aree di maggior interesse, mentre gran parte degli imprenditori arriva dalla Lombardia.

Un 2014 da record per gli investimenti italiani in Francia

Più di 1.400 imprese italiane sono presenti in Francia dove impiegano oltre 100.000 dipendenti. Solo nel 2014 gli investitori italiani hanno rinforzato la loro attrazione per il mercato francese (primo Paese destinatario di investimenti italiano all’estero con il 30% del totale) con 89 progetti avviati Oltralpe, su un totale di 1014 progetti stranieri (l’8,8%).

I dati emergono dallo studio di Business France, nuova entità governativa transalpina, e rilevano come l’Italia, nonostante un periodo ancora fiacco per gli investimenti, sia stata in grado di realizzare il suo migliore risultato in Francia degli ultimi dieci anni. Questi 89 progetti consentiranno – secondo l’analisi di Business France – di creare o mantenere 1.685 posti di lavoro in Francia. A livello europeo, nella classifica degli investitori in territorio francese l’Italia si classifica dopo la Germania, a pari merito con il Regno Unito. A livello mondiale, gli Stati Uniti rimangono invece il primo paese investitore a Parigi e dintorni.

Destinazioni. Nel 2014, ancora più che nel passato, i progetti d’investimento italiani sono rivolti alla maggior parte del territorio francese (19 regioni su 22). Tuttavia, tre regioni accolgono la metà dei progetti di origine italiana: l’Ile-de-France (l’area metropolitana di Parigi), con il 22% dei progetti, Provence-Alpes-Côte-d’Azur (15%) e Midi-Pyrénées (12%). Seguono poi le regioni Rhônes-Alpes (10%), Champagne-Ardenne (7%), Pays de la Loire (7%) e Nord-Pas-de-Calais (4%).

Origine geografica. Con il 29% dei progetti nel 2014, la Lombardia registra un risultato in linea con gli anni precedenti, seguono poi il Veneto (19%), l’Emilia-Romagna (15%) e il Piemonte (11%). Questi risultati confermano la tendenza degli ultimi 5 anni. Da notare tuttavia che una parte non indiferente dei progetti italiani provengono dalle regioni Lazio (8,5%) e Campania (5,5%).

Ripartizione settoriale degli investimenti. Come negli anni precedenti, la maggioranza dei progetti riguarda i settori tradizionali dell’economia, con un predominio dell’industria del tessile, della moda e dell’abbigliamento (9% dei progetti). L’anno 2014 segna però una forte progressione del settore dei componenti automobili (8% dei progetti e 28% degli impieghi), e del settore chimica, plasturgia (8%). Per quanto riguarda la natura degli investimenti italiani realizzati oltralpe, le attività di produzione rappresentano la parte preponderante (37% dei progetti), un risultato che conferma l’importante presenza storica delle industrie tradizionali italiane sul territorio francese. Seguono poi i centri decisionali (22%) e i punti di vendita (15%). Da notare in fine il peso significativo della R&S che rappresenta il 8 % dei progetti.

Tipologie d’investimento. Nel 2014 i progetti di creazione di nuovi siti rappresentano praticamente un progetto su due (49%) come nel 2013. Le acquisizioni di aziende in difficoltà rappresentano il 10 % dei progetti contro il 16 % nel 2013. Sono invece in aumento i progetti di ampliamento di siti esistenti (35% contro 28%). Questa tendenza puo’ essere interpretata come un segnale di fiducia nell’evoluzione positiva del mercato francese.

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