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Uk: Johnson si ritira dalla corsa a Premier. Sfida traMay e Gove

“Il nuovo leader non posso essere io”. Con queste parole l’ex sindaco di Londra ha ritirato la propria candidatura alla poltrona di David Cameron – Tra le ragioni, secondo i media britannici, ci sarebbe il “tradimento” di Gove. – Favorita per la leadership Theresa May, conservatrice a favore del “Remain”

Uk: Johnson si ritira dalla corsa a Premier. Sfida traMay e Gove

Boris Johnson ritira la sua candidatura a Primo Ministro. Il principale artefice della Brexit e “vincitore morale” del referendum dello scorso 23 giugno rinuncia alla poltrona occupata da David Cameron lasciando al ministro della Giustizia Michael Gove e a quello degli Interni Theresa May l’onere di contendersi la guida del Regno Unito e soprattutto di traghettare la Gran Bretagna fuori dall’Unione Europea.

“Non posso offrire la leadership e l’unità necessaria” ha affermato a sorpresa l’ex Sindaco di Londra, chiudendo definitivamente la questione. Dichiarazioni che nessuno si aspettava dopo la campagna a favore del Leave e soprattutto il voltafaccia posto in essere ai danni di Cameron.

“Dopo essermi consultato con i miei colleghi e considerate le circostanze in Parlamento sono arrivato alla conclusione che il nuovo leader non posso essere io”. E tra i “colleghi” consultati potrebbe esserci pure Micheal Gove, numero due della campagna pro brexit che ha deciso di scendere in campo all’ultimo momento, attaccando frontalmente Johnson: “Non penso che abbia le qualità per fare il primo ministro”. Questa la dichiarazione del ministro definita dalla Bbc, e da alcuni membri del Partito conservatore, come una vera e propria “pugnalata alla schiena”.  

Il ritiro di Boris Johnson dalla corsa a Primo Ministro rimescola totalmente le carte, lasciando la strada spianata a Theresa May che, in base ad un sondaggio realizzato dal Times aveva già accumulato 17 punti di vantaggio sull’ex primo cittadino della Capitale. Sostenitrice del Remain e alleata di Cameron, May dovrà vedersela con Michael Gove, fino a ieri considerato l’outsider del gruppo. I numeri sembrano essere tutti a favore della prima, il che significa che potrebbe crearsi una situazione davvero paradossale: sarà una supporter del “Remain” a portare l’UK fuori dall’Unione Europea. In ogni caso non ci sarà alcun passo indietro. Il ministro dell’interno ha già rassicurato l’elettorato tories: “Brexit vuol dire Brexit. Il paese ha votato per uscire dalla Ue e non potrà esserci alcun tentativo di tornare indietro da questa scelta, né di organizzare un secondo referendum”.

Per completezza, occorre sottolineadre che Gove e May non sono i soli candidati in lizza. A concorrere per la leadership dei Tory e al ruolo di Primo Ministro potrebbero esserci anche: Stephan Crabb, già ufficialmente candidato, ministro del Lavoro e delle Pensioni, Nicky Morgan, ministro dell’Educazione e Jeremy Hunt, ministro della Salute.

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