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Ubi, ok alla nuova governance: ecco come sarà

L’assemblea straordinaria dei soci ha approvato con un consenso plebiscitario il passaggio al modello di governance monistico: da aprile Cda unico di 15 componenti – Massiah: “Aggregazioni? Inevitabili, ma non è il momento”

Ubi, ok alla nuova governance: ecco come sarà

L’assemblea straordinaria di Ubi Banca ha approvato a stragrande maggioranza l’addio al modello di governance dualistico, con il passaggio al modello monistico. A favore ha votato il 99,86% del capitale presente in assemblea (pari al 43,5% del capitale totale).

La nuova governance monistica prevede un Cda unico di 15 componenti (di cui fino a 3 esponenti delle minoranze). La funzione di controllo è assegnata a un comitato interno, il Comitato per il controllo sulla gestione, composto da 5 membri e presieduto da un consigliere di minoranza.

Il nuovo sistema entrerà in vigore a partire da aprile 2019, quando l’attuale cda avrà terminato il suo mandato e si dovrà eleggerne uno nuovo.

Per quanto riguarda possibili aggregazioni, “abbiamo dimostrato di avere una macchina forte e importante, capace di farne – ha commentato l’Ad di Ubi, Victor Massiah, nella conferenza stampa tenuta al termine dell’assemblea a Bergamo – Sapete che personalmente ritengo sia inevitabile che il sistema bancario italiano raggiunga livelli di concentrazione di altre nazioni europee. Ma questo non è al momento il tema caldo all’attenzione, che è invece quello di gestire la banca in un mare tempestoso”.

Quanto alle ricorrenti ipotesi di un possibile matrimonio con Mps, “in questo momento io credo che la situazione sia talmente complessa – ha aggiunto il manager – che il focus sia solo quello di saper gestire bene la banca in ogni dettaglio”.

Massiah ha ammesso che le basse quotazioni potrebbero creare opportunità di operazioni, anche dall’estero e quindi “la contendibilità teorica c’è. Ma la probabilità è bassa in questo momento perché gli investitori stranieri sono intimoriti dall’incertezza”.

Riguardo i nuovi stress test Eba in arrivo, l’ad si è detto tranquillo: “Il nostro track record sugli stress test mi sembra non abbia mai deluso e non credo inizieremo adesso”.

Infine, in merito ai corsi azionari, “leggo e sento dire che il titolo Ubi Banca va malissimo. Il titolo va male come va male la Borsa – ha concluso il manager – Negli ultimi 12 mesi Ubi è la banca che è andata meno peggio tra le 5 maggiori banche italiane: Mps -88%, Banco Bpm -43%, UniCredit -31%, Intesa -30%, Ubi -29%”.

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