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Uber: si dimette il presidente Jeff Jones

Jones ha lasciato la compagnia dopo soli sei mesi di incarico – Periodo complicato per Uber, tra la causa di Google per presunto furto di proprietà intellettuale e lo scandalo sull’App per aggirare i controlli delle autorità – Giovedì i tassisti italiani scioperano ancora.

Uber: si dimette il presidente Jeff Jones

Uber perde i pezzi. Il presidente della compagnia Jeff Jones lascia la compagnia dopo soli sei mesi di incarico. Secondo una nota inviata al sito Recode, i suoi valori e il suo approccio alla leadership sarebbero “incompatibili” con quelli della società, che si trova di fronte all’ennesima grana di un periodo complicato.

Uber, infatti, sta fronteggiando una causa di Google per presunto furto di proprietà intellettuale per le auto a guida autonoma e uno scandalo sull’app per aggirare i controlli delle autorità, oltre alle accuse su una politica particolarmente permissiva sul fronte degli abusi sessuali sul posto di lavoro. In più, la compagnia rimane nell’occhio del ciclone anche in Italia, dove giovedì tornano a protestare i tassisti, ancora una volta per chiedere regole stringenti su noleggi con conducente e Uber.

Una serie di controversie che avrebbero, dunque, spinto Jones a lasciare il posto, a seguito anche della decisione dell’Ad Travis Kalanick di voler assumere un nuovo chief operating officer per essere aiutato nella guida di Uber in questo frangente. In ogni caso Jones non è l’unica figura apicale ad aver lasciato la compagnia negli ultimi tempi: a inizio marzo, infatti, hanno rassegnato le dimissioni anche Ed Baker, vice presidente responsabile di prodotto e crescita, e Charlie Miller, uno dei principali ricercatori di sicurezza.

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