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Uber fuorilegge a Londra: no a rinnovo licenza

L’autorità di regolazione dei trasporti londinese ha deciso di ritirare alla società la licenza per operare in città a partire dalla fine del mese – La società annuncia ricorso

Uber fuorilegge a Londra: no a rinnovo licenza

Uber non potrà più circolare a Londra. Dopo le difficoltà degli ultimi mesi, il celeberrimo servizio di noleggio di auto con autista dovrà affrontare un’ulteriore grana. L’autorità di regolazione dei trasporti londinese ha deciso di ritirare alla società la licenza per operare in città a partire dalla fine del mese, fermando dunque 40 mila autisti che, secondo i calcoli, servono 3,5 milioni di clienti.

In base a quanto spiegato in una nota diffusa dall’Agenzia, Uber “non possiede i requisiti necessari per presentarsi come operatore privato”. L’autorità ha rilevato “mancanze” che “comportano potenziali rischi per la sicurezza”. Secondo Transport for London (TfL), la società avrebbe dimostrato “una carenza di responsabilità aziendale” su molte questioni, dalla segnalazione di reati all’utilizzo di Greyball.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Londra, Sadiq Khan che ha affermato che “tutte le compagnie operanti a Londra devono rispettare le regole e rispondere ai più alti standard, in particolare per quanto riguarda la sicurezza dei clienti” anche quando si offre un “servizio innovativo”.

Poco tempo fa Uber era infatti finito sotto accusa nel Regno Unito a causa di una mancata denuncia su alcuni reati commessi dagli autisti, tra i quali molestie sessuali. A suscitare polemiche anche le condizioni di lavoro dei driver.

Nella capitale britannica Uber impiega circa 40 mila autisti che servono 3,5 milioni di clienti.

La società americana ha replicato con un commento ufficiale, annunciando ricorso. Tom Elvidge General Manager della divisione londinese ha affermato che: “Il sindaco ha ceduto a quel piccolo gruppo di persone che vogliono limitare la scelta dei consumatori. I nostri autisti hanno la licenza dell’autorità dei Trasporti di Londra e sono passati attraverso lo stesso percorso dei tassisti. La nostra tecnologia innovativa è andata oltre per assicurare la sicurezza e ogni corsa è tracciata e registrata dal Gps. Abbiamo sempre seguito le regole e riportato gli incidenti gravi alla polizia. Come abbiamo già detto alle autorità, da una nostra indagine interna è emerso che Greyball non è mai stato usato in Gran Bretagna”.

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