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Turismo, le imprese alla Ue: ecco le nostre 5 priorità

Libro bianco della Confederazione europea del turismo, che rappresenta la terza attività economica del Vecchio continente, in vista dell’elezione di maggio del nuovo Parlamento sulle priorità del settore

Turismo, le imprese alla Ue: ecco le nostre 5 priorità

Cinque proposte, o meglio “priorità”, per rafforzare un settore, il turismo, che rappresenta la terza attività economica europea, con oltre 2 milioni di imprese e più di 12 milioni di addetti e una quota in termini di fatturato complessivo e di valore aggiunto al costo dei fattori pari al 3,7 % del fatturato e al 5,6 % del valore aggiunto dell’economia non finanziaria (dati Eurostat). Si stima che il 62,1 % circa della popolazione dell’UE-28 (di 15 anni o più) abbia partecipato al turismo a fini personali nel 2016, ossia abbia effettuato almeno un viaggio turistico per motivi personali durante l’anno.

In vista del prossimo appuntamento elettorale di maggio, l’Hotrec, la Confederazione europea che raggruppa 42 associazioni imprenditoriali del settore dell’ospitalità in rappresentanza di 30 paesi europei (per l’Italia Federalberghi e Fipe) è scesa in campo con una sorta di “Libro bianco”, come nella tradizione delle proposte politiche europee, richiamando l’attenzione delle forze politiche e sollecitando precise iniziative.

In sintesi, ecco le 5 priorità individuate da Hotrec per la prossima legislatura del Parlamento europeo:

  1. garantire regole omogenee e leale concorrenza nel mercato dell’ospitalità e della ristorazione che sono interessati sempre di più dal fenomeno della sharing economy e dalla presenza di soggetti che tendono a sottrarsi alle regolamentazioni nazionali ed europee;
  2. modificare le normative europee, ed in particolare le disposizioni in materia di e-commerce, attribuendo alle piattaforme operanti nel settore responsabilità e obblighi verso i consumatori ed il mercato adeguate al peso crescente che hanno assunto in questi anni;
  3. definire una migliore agenda per la regolamentazione, facendo sì che la UE si concentri sui grandi temi transnazionali e tenga in maggiore considerazione le specificità del settore turismo;
  4. proseguire sulla strada delle iniziative volontarie di valorizzazione della cultura dell’alimentazione;
  5. mettere in campo strategie in grado di preservare il patrimonio di professionalità del settore e di incentivare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro turistico.

“Gli albergatori italiani condividono le priorità individuate da Hotrec – sottolinea
Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – e ribadiscono l’obiettivo di promuovere una crescita equa, durevole e sostenibile del settore turismo, che rappresenta già oggi una delle punte di diamante dell’economia italiana”.

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