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Trump: “Onore a Hillary, ora è il tempo dell’unità”

Nel suo primo discorso da presidente degli Usa, Trump rende omaggio alla sua avversaria democratica, che tanto duramente aveva attaccato in campagna elettorale, e lancia un appello all’unità della Nazione – “Ricostruiremo il sogno americano: nessuno sarà lasciato indietro”

Trump: “Onore a Hillary, ora è il tempo dell’unità”

Ecco il primo discorso di Donald Trump da 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America.

OMAGGIO A HILLARY CLINTON

“Ho appena ricevuto una telefonata dalla segretaria Hillary Clinton. Si è congratulata con noi per la nostra vittoria e io mi sono congratulato con le per una campagna condotta con grande tenacia. Hillary ha lavorato assiduamente per molto tempo e abbiamo con lei un debito di gratitudine per il servizio prestato alla Nazione”.

APPELLO ALL’UNITÀ

“Ora dobbiamo cicatrizzare le ferite alla nazione. Dobbiamo riunirci come un solo popolo. Lancio un appello: vi prometto che sarò il Presidente di tutti gli americani. E’ molto importante per me. E a coloro che hanno scelto di non sostenermi porgo la mano per lavorare insieme e unificare il nostro grande Paese”.

“RICOSTRUIREMO IL SOGNO AMERICANO”

“La nostra campagna non è stata una semplice campagna, ma l’espressione di un movimento incredibile, costituito da milioni di lavoratori americani che vogliono un futuro migliore, un movimento che comprende americani di tutte le razze e di tutte le religioni. Dobbiamo lavorare insieme per ricostruire la nostra nazione e ricostruire il sogno americano”.

“NESSUNO SARÀ DIMENTICATO”

“Per tutta la vita nel settore imprenditoriale ho cercato di sprigionare il potenziale di persone e progetti e questo è quello che voglio fare anche con il nostro Paese. Sarà un viaggio meraviglioso. Tutto il Paese avrà l’opportunità di sprigionare il proprio potenziale: nessuno sarà dimenticato. Ricostruiremo le infrastrutture di questo paese, diventeremo di nuovo il numero uno. Costruiremo ponti e aeroporti”.

OMAGGIO AI REDUCI DI GUERRA

“Ci prenderemo cura dei nostri reduci di guerra. Ne ho conosciuti molti in questo viaggio durato otto mesi. Il mio onore più grande è stato proprio conoscere i veterani”.

“RADDOPPIEREMO LA CRESCITA DELL’ECONOMIA”

“Abbiamo un piano economico efficace: raddoppieremo la crescita e avremo la prima economia al mondo. Non c’è sfida che non possa essere raccolta, non ci accontenteremo di compromessi al ribasso. Dobbiamo essere ambiziosi, dobbiamo sognare in grande”.

“CERCHEREMO INTESE, NON CONTRASTI CON LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE”

“Andremo d’accordo con tutte le nazioni che vorranno avere rapporti proficui con noi. Voglio dire alla comunità internazionale che porremo i nostri interessi in prima posizione, ma cercheremo intese non ostilità, partenariati e non contrasti”.

RINGRAZIAMENTI

“Voglio ringraziare chi mi ha concesso di giungere a questa vittoria storica. I miei genitori, le mie sorelle, mio fratello, mia moglie Melania e i miei figli. Vi voglio bene, vi ringrazio per avermi sopportato lungo tutta questa campagna. La politica può essere davvero cattiva. Ma anche la nostra squadra è straordinaria. Vorrei ringraziare in particolare l’ex sindaco di New York, Rudy Giuliani. Ringrazio anche i servizi segreti, che mi hanno salvato la vita. Prometto che non combinerò pasticci con loro. La campagna elettorale è finita e il nostro lavoro sta iniziando. Spero proprio che sarete fieri del vostro Presidente. E’ stato un viaggio meraviglioso, amo questo Paese”.

IL VICE PRESIDENTE MIKE PENCE

Il nuovo vicepresidente degli Usa è invece Mike Pence: “Questa è una notte storica – ha detto nel suo primo discorso dopo le elezioni –. Gli americani si sono espressi, hanno eletto il loro nuovo campione. E’ difficile esprimere l’onore che proviamo io e la mia famiglia avrò il privilegio di prestare servizio come vice presidente. Vi parlo in tutta umiltà sono grato al Signore, alla mia famiglia, a mio figlio e a mia figlia. Non avrei potuto essere qui senza la mia famiglia. Sono profondamente grato al popolo americano. Sono molto grato al nuovo presidente la cui leadership e la cui visione renderà di nuovo grande l’America”.

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