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Trump lascia l’ospedale, in Borsa il pharma vola, petrolio boom

Trump si toglie la mascherina dopo l’uscita dall’ospedale e fa lo spaccone ma i titoli del pharma corrono, come quelli petroliferi – Merger bancario a Madrid – Piazza Affari premia Nexi ma anche Poste e Inwit spinge Tim

Trump lascia l’ospedale, in Borsa il pharma vola, petrolio boom

La malattia non l’ha cambiato. Donald Trump è tornato in serata alla Casa Bianca bruciando le tappe (contro il parere dello staff medico). Il presidente si è subito tolto la mascherina dopo aver twittato che “Non dovete farvi spaventate dal Covid. Non lasciate che domini la vostra esistenza. Sotto la presidenza di Trump l’America ha sviluppato alcuni farmaci eccellenti. Io mi sento meglio di vent’anni fa”. Non è probabilmente questo lo stato d’animo dei parenti dei 209 mila morti per l’epidemia in Usa, ma i mercati hanno accolto con soddisfazione la notizia che la cura sperimentale, finora adottata solo per i casi più gravi, ha funzionato.

 MYOKARDIA +61% DOPO LO SBARCO DI BRISTOL MYERS

A trarne beneficio sono stati i titoli pharma più esposti nella battaglia contro il coronavirus.  Gilead Sciences e Regeneron, le due società produttrici dei farmaci somministrati a Trump, ieri hanno chiuso in rialzo del 2,5% e del 7%. Il settore farmaceutico è stato uno dei protagonisti del rally di ieri di Wall Street. Il miglior titolo del Dow Jones è stata Amgen +4%. MyoKardia ha chiuso in rialzo del 55% a seguito dell’arrivo dell’offerta da 13,1 miliardi di dollari da Bristol Myers Squibb. La società che ha come unico asset una terapia sperimentale per certe cardiopatie, è stata valutato il 61% in più del prezzo di chiusura di lunedì sera.  

Assieme alla spinta del pharma, Wall Street ha tratto vantaggio dai progressi nella trattativa per gli stimoli fiscali: Dow Jones +1,7%, S&P500 +1,8%, Nasdaq del 2,2%. 

LA CINA FA IL PIENO DI JAPAN BOND

Positivi i listini asiatici aperti. Le Borse cinesi rispariranno i battenti solo giovedì.

Il Nikkei di Tokyo si avvia a chiudere in rialzo dello 0,4%.

Da segnalare il forte incremento degli acuisti di bond giapponesi da parte della Cina. Dai dati delle utlime ste emerge che Pechino ha moltiplicato per tre gli acquisti di Japan bond nel trimestre per un totale di 13,8 miliardi di dollari. Hang Seng di Hong Kong +0,7%. Straits Times di Singapore +0,7%. 

Sale anche il Kospi coreano +0,4% nel giorno della pubblicazione dei dati sull’inflazione. In settembre i prezzi al consumo sono saliti dell’1%, dal +0,7% di agosto, il dato più alto da marzo. La banca centrale del Paese, si aspetta per il 2020 un’inflazione dello 0,4%, ben al di sotto dell’obiettivo statutario (+2%).

L’INDIA RIAPRE LE SCUOLE

La Borsa dell’India sale per il sesto giorno consecutivo, l’indice BSE Sensex è tornato sui livelli di un mese fa, a ridosso dei massimi di lungo periodo di fine agosto. Il governo centrale di Nuova Delhi ha autorizzato gli stati a procedere con la riapertura parziale delle scuole, chiuse da marzo, a partire dal 15 di ottobre: il provvedimento riguarda circa 270 milioni di scolari e studenti. L’India viaggia a 75.000 infezioni al giorno, con 6,6 milioni di positivi dall’inizio della pandemia.

Da segnalare la fiammata del petrolio, oggi + 0,7% a 41,5 dollari il barile, dal +5% di ieri in chiusura. Stanotte l’angloaustraliana BHP ha annunciato di aver comprato da Hess, un quarto di un giacimento da circa 35.000 barili giorno, situato nel Golfo del Messico. Anche Caterpillar, che ieri ha acquisito attività in ambito oil&gas, sembra ritenere che gli idrocarburi restino un’opzione strategica per il mercato globale dell’energia. Ma ExxonMobil ha annunciato il taglio di 1.600 posti di lavoro in Europa per far fronte agli effetti della crisi 

BORSE EUROPEE SU, UN OLANDESE NEL COMITATO BCE

Inizio di settimana positivo anche per le Borse del Vecchio Continente. Meno peggio del previsto l’indice Pmi aggregato EU (50,4 contro 51,9 di agosto) grazie al rialzo del dato tedesco. Tra i periferici bene l’Italia, e malissimo la Spagna, che ha visto un calo di oltre 5 punti dei servizi.

 La debolezza del dollaro (Biden viene visto come più sfavorevole per il biglietto verde per via della spesa fiscale) si è tradotta in forza per l’euro ma il Sentix, l’indice della fiducia, è sceso a -8,3 punti dal -8,0 di settembre. 

E’ iniziata intanto all’Eurogruppo la discussione sull’erogazione dei fondi UE ma si è anche parlato della nomina del successore di Yves Mersch all’interno del Consiglio esecutivo Bce. I ministri delle finanze hanno scelto l’olandese Frank Elderson come successore nel comitato esecutivo della Banca centrale europea di Yves Mersch, il cui mandato scadrà a dicembre.

MILANO +1,06%, MA IN CASO DI SECONDA ONDA PIL-10,5%

L’effetto Trump ha permesso a Piazza Affari di mettere a segno un rialzo dell’1,06% a quota 19.265 punti. In terreno positivo anche gli altri mercati: Francoforte +1,1%, Parigi +1%.

Ma la nota di aggiornamento al Def impone un supplemento di prudenza. Nel caso di ripresa della pandemia con aumento dei contagi, dei ricoveri e di misure di chiusura selettive di comparti produttivi, il calo del pil tornerebbe a doppia cifra: -10,5% rispetto al -9% già stimato.

A SPINGERE IL TORO I PETROLIFERI: SAIPEM +4,6% 

A spingere i listini anche il balzo in avanti dei petroliferi. Total +2,29% , Royal Dutch Shell +2,27%, Bp +1,59%.

A Milano corre Saipem che ha guadagnato il 4,62%,  Eni + 2,97%,Tenaris + 0,99%.

MERGER BANCARI A MADRID, SABADELL VERSO BBVA

Madrid +1,22% sull’onda del risiko delle banche. Unicaja è balzata del 11,1% dopo aver confermato indiscrezioni di trattative preliminari per una potenziale fusione con Liberbank +15,1%. Sempre a Madrid Sabadell guadagna il 3,6% dopo indiscrezioni u contatti con i rivali BBVA  Bbva  e Kutxabank, per valutare una possibile fusione. 

CROLLA CINEWORLD A LONDRA: 45 MILA SENZA LAVORO 

Fuori dall’area euro Londra +0,71%. Cineworld  crolla del 30,3%, in seguito all’annuncio della chiusura dei cinema statunitensi e britannici della seconda catena di sale cinematografiche al mondo verso la fine di questa settimana, lasciando oltre 45.000 lavoratori disoccupati.

Il secondario italiano ha chiuso in modesto ribasso una seduta nervosa, con gli investitori che tornano verso il rischio, penalizzando il reddito fisso.

SPREAD A 131, BTP A 0,75% VICINI AI MINIMI

Il premio di rendimento Italia-Germania vale 131 punti base. Il tasso del benchmark decennale vale 0,75% da 0,74% dell’ultima chiusura. Venerdì aveva toccato il nuovo minimo storico a 0,73%

Da segnalare che il calo del Btp, per quanto misurato, si è acuito nel pomeriggio dopo dati Bce secondo cui nei mesi di agosto e settembre la banca centrale ha ridotto gli acquisti sul debito italiano.

LA BORSA PREMIA NEXI/SIA

Ma la notizia del giorno è stata l’annuncio della fusione tra Nexi +3,14% con Sia, che porterà alla creazione di un operatore a livello europeo nel settore dei pagamenti. Nella nuova entità, Cdp Equity, che oggi controlla Sia con circa l’83%, risulterà il maggiore azionista con una quota di poco superiore al 25%. Secondo Equita, “la fusione è positiva per Nexi in quanto ne rafforza il posizionamento competitivo e diversifica i clienti sia per tipo che per geografia”. 

LA FUSIONE FA VOLARE POSTE ITALIANE

Per effetto di questa operazione Poste Italiane, grande azionista sia di Nexi che di Sia con il 17%, avanza del 4,55%. Secondo Equita il capital gain teorico per Poste, ai prezzi attuali di Nexi, è pari a circa 378 milioni. Al contrario, nonostante un capital gain teorico di 140 milioni, Banco Bpm, altro grande azionista di Nexi, è arretrato del 3,12%.

BPER SOTTO TIRO: AUMENTO DI CAPITALE IN SALITA

La nota negativa è la forte discesa di Bper -7,37% nel giorno d’avvio dell’aumento di capitale legato all’acquisto delle 532 filiali  in uscita da Ubi (ieri oggetto del delisting). 

Positivo il resto del settore: Mediobanca +3,35%, Intesa San Paolo +2,56%, Unicredit  +1,63%. Sale Mps+1,11%, dopo il via libera dei soci alla scissione dei crediti deteriorati a favore di Amco.

DIASORIN +3,3% FESTEGGIA LA VITTORIA AL SAN MATTEO

In evidenza Diasorin +3,31%, dopo che venerdì scorso il Tribunale del Consiglio di Stato si è pronunciato a suo favore e contro la richiesta di Technogenetics di sospendere il contratto di fornitura del test sierologico all’Ospedale San Matteo. Brilla anche Recordati +3,56%.

LA VENDITA DI INWIT SPINGE TIM

Tim +3,8%, dopo che la società ha comunicato di avere finalizzato l`operazione di cessione di una quota del 49% del veicolo Daphne3, che controlla il 30,2% di Inwit +1,58%, al fondo Ardian.

MARR, ANIMA, GUALA: MID CAP IN VOLO 

Da segnalare ancora:

Tra le mid cap, in rialzo Marr +4,08%, che ha chiuso il terzo trimestre dell’anno 2020 con ricavi in linea con le previsioni, ma in recupero rispetto al trimestre precedente.

Nel settore del risparmio gestito, in deciso progresso Anima +4,07%. La raccolta netta del gruppo nel mese di settembre è stata positiva per 103 milioni, per un totale da inizio anno di 1,2 miliardi di euro.

 In luce anche Guala +3,83% a 6,5 euro, promossa dagli analisti di Equita Sim da hold a buy, con un prezzo obiettivo a 7,8 euro.

LABOMAR, MATRICOLA SPRINT ALL’AIM

Rally di Labomar, che ha festeggiato con un +19,18%, a 7,15 euro il debutto sul listino Aim Italia.

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