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Trimestrali estere: Vivendi e Roche crescono, Philips riduce utile e fatturato

In un giorno nero per le Borse si confrontano le tre trimestrali di Vivendi, Roche e Philips. Ecco i punti di forza e di debolezza delle tre società

Trimestrali estere: Vivendi e Roche crescono, Philips riduce utile e fatturato

Un tris di trimestrali estere sfida gli umori delle Borse, in calo in Asia e in Europa sui timori della ripresa del Covid in Cina e della politica monetaria restrittiva della Fed. Vediamo le principali trimestrali estere presentate il 25 aprile.

Trimestrali estere: Vivendi sale. De Puyfontaine: Italia priorità

Il gruppo francese dei media Vivendi ha rilasciato la trimestrale e tenuto l’assemblea annuale dei soci. Vivendi nel primo trimestre ha realizzato vendite pari a 2,38 miliardi di euro, in aumento del 7,9% rispetto all’anno precedente a cambi costanti ed escludendo le acquisizioni. Nello stesso periodo del 2021 le venite si erano fermate a 2,1 miliardi.

La divisione pay-tv Canal Plus, la più importante risorsa dell’azienda dopo lo spin-off di Universal Music Group, ha registrato un aumento delle vendite pari al 6% a 1,45 miliardi di euro. Bene anche le vendite di Havas, l’unità pubblicitaria del gruppo, che sono aumentate dell’11,3% a 591 milioni di euro.

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“Sappiamo che il contesto sanitario, geopolitico ed economico è incerto, ma siamo sufficientemente solidi per attraversare eventuali nuove crisi e affrontare nel tempo le difficoltà attuali o future come è stato il caso in Italia”. Sono le parole dell’Ad di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, nel corso dell’assemblea del gruppo. Il manager ha ricordato l’offerta di acquisto su Lagardère, che punta a creare un gigante dei media e dei contenuti. Non è mancato un accenno all’Italia – dove Vivendi è azionista di riferimento di Tim – che “rappresenta più che mai una priorità per lo sviluppo del nostro gruppo”.

Trimestrali estere: Roche vende più farmaci

Dalla Francia alla Svizzera, trimestre positivo per il gruppo farmaceutico Roche. Le vendite risultano in aumento del 10% a 16,44 miliardi di franchi svizzeri. Lo ha comunicato la società che nello stesso periodo del 2021 aveva conseguito vendite pari a 14,93 miliardi di franchi svizzeri. Le vendite sono state trainate dalla performance di farmaci tra cui Ocrevus contro la sclerosi multipla e Hemlibra contro l’emofilia e dalla forte domanda degli Stati Uniti di test rapidi antigenici per rilevare il Covid-19. Roche ha anche confermato la sua guidance per il 2022.

Trimestrali estere: Philips in calo le vendite

Risente invece della crisi delle forniture il colosso olandese high tech Philips. Nel primo trimestre del 2022 l’utile si è fermato a 243 milioni di euro, in calo del 30% circa rispetto allo stesso periodo del 2021. Nello stesso periodo, inoltre, le vendite sono diminuite del 4% a 3,9 miliardi di euro, principalmente a causa dei problemi della catena di approvvigionamento.

Per la parte restante del 2022 Philips prevede una ripresa delle vendite e della redditività, a condizione che i problemi attuali non peggiorino. “I rischi legati alla situazione del Covid-19 in Cina, alla guerra Russia-Ucraina, alle sfide della catena di approvvigionamento e alle pressioni inflazionistiche possono influire sulla nostra capacità di convertire il nostro solido portafoglio ordini in vendite e raggiungere il nostro obiettivo di redditività”, ha detto l’amministratore delegato Frans van Houten.

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