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Trabattoni (Kairos): mercato secondario dei bond cauto, ma la Borsa offrirà buone opportunità

Nonostante le buone trimestrali, i timori ora sono per la profittabilità. Una buona alternativa saranno le quattro IPO in arrivo entro giugno

Trabattoni (Kairos): mercato secondario dei bond cauto, ma la Borsa offrirà buone opportunità

La preoccupazione è ora per la tenuta dei margini. Nonostante i risultati del primo trimestre abbiano mostrato una crescita dei ricavi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’andamento degli indici globali continua ad essere negativo.
Massimo Trabattoni, Head of Italian Equity di Kairos, nella sua rubrica mensile “Italian Times” sottolinea come sul mercato secondario è ancora tempo di grande cautela e comunque i mercati rimangono prigionieri delle variabili macroeconomiche negative che cominciano a farsi strada anche nei conti delle società.
Gli analisti si sono già portati avanti tagliando le stime di ricavi e marginalità per i prossimi trimestri, ma rimane il dubbio se abbiano tagliato abbastanza.
In questo contesto quindi avere l’opportunità di accedere al mercato primario può essere una buona strategia per aumentare i ritorni. In arrivo quattro nuove Ipo.

Anche nel secondo trimestre gli indici globali sono negativi

 L’andamento degli indici globali continua a essere negativo anche nel secondo trimestre con il FTSE MIB che perde da inizio anno intorno al -12%, leggermente meglio dell’Euro Stoxx -14.5%, degli indici cinesi (CSI -17.5%; Hang Seng -11.5%) e di quelli americani (Dow Jones, S&P e Nasdaq rispettivamente a -14%, -18% e -27%).

Questa overperformance relativa può essere spiegata, almeno parzialmente, dalla composizione stessa del FTSE MIB: l’indice è più esposto a settori che hanno avuto una performance meno negativa di altri, come le banche, o addirittura positiva come l’oil e le utilities. E solo questi tre settori rappresentano più del 60% dell’indice. Al contrario i settori che hanno fatto peggio da inizio anno, ovvero tecnologia e retail, hanno un peso molto basso nel FTSE MIB.
A riprova del fatto che in ogni caso l’equity Italia non è stato risparmiato dal sell-off globale, vi è l’andamento degli indici mid e small cap come lo STAR che perde il 25% da inizio anno.

Eppure le trimestrali hanno mostrato forte domanda e ricavi superiori alle stime

Nelle ultime settimane le grandi aziende quotate, nel rendere note le loro trimestrali, hanno evidenziato una domanda forte sia dai consumi che dai servizi. Domanda che si riflette in una crescita dei ricavi rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, che è stata per la maggior parte delle società in doppia cifra e superiore alle attese degli analisti.

Discorso molto diverso invece per quanto riguarda la profittabilità.
L’aumento dei costi principalmente legato a logistica, energia e materie prime sta erodendo i margini delle società che, nonostante i continui aumenti di prezzo, non riescono a stare al passo con la pressione inflattiva.
La tenuta dei margini è diventata quindi la preoccupazione principale degli investitori, soprattutto perché molti CEO hanno dato messaggi poco rassicuranti per i trimestri che verranno riguardo ai vari temi che stanno guidando l’inflazione.
Tra questi i più importanti da tenere monitorati sono il temporaneo lockdown in Cina (punto focale della supply chain globale) e in particolare nelle città portuali come Shangai, la carenza dei semiconduttori (componenti ormai fondamentali in innumerevoli prodotti dalle macchine ai telefoni) e l’elevato prezzo del petrolio e delle altre materie prime come metalli e grano derivante dalla guerra in Ucraina e dalle conseguenti sanzioni occidentali verso la Russia-Ucraina

Entro giugno attese Ipo per 4 società con utili sostenibili nel tempo

Se quindi sul mercato secondario è ancora tempo di grande cautela in attesa della risoluzione delle questioni macroeconomiche, ecco che qualche opportunità arriva dal ritorno a Piazza Affari, dopo qualche mese di congelamento, del mercato primario.

Entro la fine del primo semestre dell’anno infatti sono attese le offerte pubbliche iniziali (IPO) di ben 4 società di una certa dimensione e rilevanza ovvero.

Eccole: Plenitude che è lo spin-off parziale della parte rinnovabili e distribuzione del gruppo ENI, De Nora, uno dei leader tecnologici europei nel mondo dell’idrogeno sia lato idrolisi sia lato celle a combustibile, Chiorino, società con footprint globale attiva nella produzione di nastri di trasporto e cinghie di trasmissione, Selle Royal, gruppo che racchiude al suo interno i brand più importanti in tutto il mondo per quanto il settore delle selle da bici di alta gamma.
Tutte e quattro queste società operano in mercati in crescita strutturale e hanno un vantaggio competitivo di natura tecnologica che rende i loro utili sostenibili nel tempo.
Infine, dovrebbero arrivare sul mercato anche a valutazioni ragionevoli, essendoci appena stato un rilevante repricing generale dei multipli al ribasso.

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