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Tour de France: Kittel fa il bis a Saint-Malo, Greipel e Cavendish battuti

Classifica immutata in vista della crono di oggi a Mont-Saint Michel che vede favorito per la vittoria Toni Martin ma che offre a Froome l’occasione per rafforzare la sua maglia gialla – Intanto il Team Sky ricompatta le fila dopo il flop di squadra sui Pirenei.

Tour de France: Kittel fa il bis a Saint-Malo, Greipel e Cavendish battuti

E’ di Marcel Kittel il primo bis di vittorie di tappa in questo Tour. In una volata tutta teutonica, il tedesco della Argos-Shimano, già vincitore e prima maglia gialla a Bastia, ha la meglio sul connazionale André Greipel. Mark Cavendish, il favorito numero uno quando c’è uno sprint di gruppo, si deve accontentare del terzo posto precedendo Peter Sagan. Cannonball questa volta, forse ingannato da una falsa curva a 150 metri dal traguardo, ha sbagliato treno e traiettoria. Ha cercato di recuperare in extremis senza troppo badare alle belle maniere tanto da dare una spallata al povero e incolpevole Tom Veelers, compagno di squadra di Kittel, che aveva appena finito di lanciare la volata al suo capitano e che si è trovato disarcionato dalla sella volando pericolosamente in mezzo alla strada.

Solo per miracolo non è stato investito dal resto del gruppo. La cronaca della tappa di ieri a Saint-Malo si riassume agonisticamente qui, nella volata che l’ha conclusa. La fuga che l’ha animata, di cinque porta-borracce (Cousin, Simon, Oroz, Mate e Westra), poi ridotti a quattro per il cedimento di Westra, si capiva fin dal nascere che era destinata a fallire con i velocisti che avevano messo nel mirino, come un cacciatore la beccaccia, questa tappa senza ostacoli altimetrici. Saint-Malo, la bella città bretone, intatta nel suo perimetro storico di fortificazioni, fu per secoli porto di corsari al soldo del re di Francia. Ieri di corsaro vi è stato solo lo scarto di Cavendish, guarda caso esponente di quell’Inghilterra, la secolare nemica, che Surcouf, il più celebre dei corsari – cui Saint Malo ha dedicato un monumento – combatté per una vita intera.

La tappa, che ha attraversato terre che hanno dato i natali a miti del ciclismo transalpino come Lucien Petit Breton e Louison Bobet (due Tour vinti dal primo, tre dal secondo), è stata soprattutto utile a promuovere turisticamente un altro pezzo di Francia, bellissimo, con le sue insenature in cui entrano le più alte maree della Manica. Sulla classifica del Tour non ha inciso per nulla come era nelle previsioni essendo alla vigilia della crono di oggi a Mont Saint Michel, 33 km che daranno un altro importante responso sulle sorti della corsa. Favorito per la vittoria di giornata è il tedesco Toni Martin, ma gli occhi saranno puntati su Froome, la maglia gialla che potrebbe – il pronostico tra i big è tutto dalla sua parte – incrementare il vantaggio su Valverde, Contador e gli altri rivali meno lontani in classifica. Per il Team Sky, che oggi ne ha approfittato per ricompattare le fila, servirebbe a dimenticare del tutto la defaillance accusata nel tappone pirenaico di lunedì.

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