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Torna l’ora solare: in 7 mesi risparmiati oltre 100 milioni

Nella notte tra sabato 30 ottobre e domenica 31 le lancette torneranno indietro di 60 minuti. Secondo i dati di Terna nei 7 mesi di ora legale abbiamo evitato emissioni di CO2 in atmosfera pari a 215 mila tonnellate. L’ora legale tornerà di nuovo in vigore dal prossimo 27 marzo 2022

Torna l’ora solare: in 7 mesi risparmiati oltre 100 milioni

La notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre segnerà il passaggio dall’ora legale all’ora solare. Bisognerà spostare le lancette dell’orologio un’ora indietro, guadagnando un’ora di sonno ma perdendone una di luce. In ogni caso, nei 7 mesi di ora legale abbiamo risparmiato, in Italia, 450 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 170mila famiglie, con conseguente risparmio economico di circa 105 milioni di euro. Il bilancio è stato comunicato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale. Un risultato estremamente positivo soprattutto dal punto di vista ambientale, dato che il minor consumo elettrico ci ha permesso di immettere in meno circa 215 mila tonnellate di CO2 in atmosfera.

Il sistema del cambio dell’ora ci accompagna ormai da decenni, ma le cose potrebbero ben presto cambiare. Dopo l’approvazione nell’estate del 2018 di abolire l’obbligo del cambio dell’ora da parte del Parlamento europeo, i Paesi appartenenti all’Ue – dall’aprile 2021- hanno potuto decidere se mantenere solo l’una o l’altra, oppure se continuare ad alternarle.

La proposta era stata avanzata da un gruppo di Paesi del Nord Europa, con Polonia e Finlandia alla guida, dove il buio si prende una buona parte delle giornate durante l’autunno e l’inverno, trovando però l’opposizione di alcuni Stati. Più combattuta la posizione di altri, come l’Italia, dato che accendere le luci un’ora dopo permette un risparmio energetico e delle utenze non indifferente, ma anche un minor impatto ambientale. Secondo l’analisi di Terna, dal 2004 al 2021 il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,5 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro. Ma anche dal punto di vista della salute mantenere l’ora legale sarebbe meglio, visto che tutti gli esperti sono sempre più d’accordo che il cambio costituisce un pericolo per tutti.

Nel frattempo, però, è arrivata la pandemia, il lockdown, una nuova Commissione von der Leyen e sembra che la questione, almeno per il momento, sia stata accantonata.

Tornando ai risultati di Terna, come consueto, i mesi in cui si registra il maggior risparmio energetico sono aprile e ottobre. Ciò è dovuto al fatto che in questi due mesi le giornate sono più corte: spostando in avanti le lancette di un’ora si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Al contrario nei mesi estivi (come luglio e agosto) le giornate in termini di luce naturale sono più lunghe e le lampadine vengono accese nelle ore serali, quando le attività lavorative sono perlopiù terminate, facendo registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio energetico. L’ora legale sarà di nuovo in vigore dal prossimo 27 marzo 2022

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