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Tlc, il Governo sfida Tim sugli investimenti in fibra

E’ scontro aperto tra il Governo e la Tim sugli investimenti in fibra nelle cosiddette aree bianche, cioè a fallimento di mercato, per le quali Tim si era dichiarata non interessata salvo ripensarci con il rischio di danneggiare gli investimenti pubblici

E’ scontro al calor bianco tra il Governo e la Tim sugli investimenti in fibra nelle cosiddette aree bianche, cioè quelle a fallimento di mercato, dove originariamente Tim aveva dichiarato di non voler investire salvo ripensarci. Ma il ripensamento di Tim rischia, secondo il Governo, di danneggiare gli investimenti pubblici, effettuati tramite Open Fiber che ha già vinto una gara ed è in position per  la seconda.

Ieri è sceso in campo il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, che è il regista del piano per la banca extralarga in Italia, approvato dalla Commissione europea. “Nel primo bando di gara – ha precisato Calenda – TIM ha partecipato e presentato offerte per tutti i lotti. Il 5 dicembre all’esito della fase di prequalifica del secondo bando, TIM ha dichiarato di voler partecipare alla gara. Il 23 dicembre TIM ha invece comunicato la modifica del suo piano di investimenti e di voler intervenire direttamente in alcune aree bianche, meno del 10% di quelle oggetto del bando di gara, e di non aver più interesse ad intervenire in alcune aeree grigie a parziale fallimento di mercato. E’ del tutto evidente che il Governo italiano non può ridefinire i contenuti di un progetto prioritario per il paese, che comporta procedure di gara lunghe e complesse, che necessitano tra l’altro dell’approvazione europea, sulla base dei cambiamenti di strategia di un operatore, comunicati fuori dalle procedure previste”, ha concluso il ministro.

Replicando alle accuse di dirigismo avanzate dall’ad di Ti, Flavio Cattaneo, il ministro ha dichiarato che “il Governo non ha ovviamente alcuna intenzione di impedire o ostacolare investimenti di Tim che risultino compatibili con gli impegni legali assunti e con la normativa comunitaria di riferimento. Qualora invece – ha però aggiunto Calenda – mancassero questi presupposti, il Governo agirà, com’è doveroso, per tutelare l’interesse pubblico”.

Il ministro ha anche annunciato che convocherà a breve i vertici di Tim per un incontro che si annuncia tempestoso.

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