Condividi

Tirrenia a Cin, c’è l’ok dei sindacati. Si attende ora il responso dell’Antitrust europeo

L’ufficialità nella notte: la Tirrenia, tutto il suo personale sia di navigazione sia amministrativo, e 18 delle sue navi passano di proprietà alla Compagnia italiana di navigazione. Il costo dell’operazione è di 380 milioni di euro

Tirrenia a Cin, c’è l’ok dei sindacati. Si attende ora il responso dell’Antitrust europeo

I sindacati hanno dato l’ok nella notte: c’è l’ufficialità, la società Tirrenia passa a Cin. Ora bisogna solo attendere la conferma dell’antitrust europeo per l’operatività dell’accordo.

L’intesa, firmata dalle sigle sindacali Filt, Fit e Uilt, ha garantito il passaggio alla compagnia acquirente dell’intero personale, sia navigante che amministrativo, con le stesse condizioni retributive e anche quelle normative e contrattuali (che però è scaduto lo scorso anno e andrebbe rinnovato).

Cin, Compagnia italiana di navigazione, è un gruppo con in società Marinvest, Grimaldi Group e Moby. In particolare interessava l’acquisto del marchio «Tirrenia», di 18 navi e delle linee attraverso la convenzione stipulata con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Restano invece escluse dall’acquisizione la Siremar, i fast ferries, le proprietà immobiliari e le opere d’arte. Il costo complessivo della privatizzazione di Tirrenia è di 380 milioni di euro.

Come contropartita la Cin si impegna, come si diceva, non solo a mantenere tutto l’organico, ma anche a sostituire le navi più vecchie, potenziare la rete commerciale, adeguare gli standard di bordo ai livelli internazionali e migliorare i servizi e le condizioni di viaggio dei passeggeri.

L’ambizione è diventare una compagnia leader prima sul Mediterraneo e poi anche lontano dall’Italia, magari nel Mar dei Caraibi, con un ramo d’azienda internazionale. Proprio per quello ci sono i timori dell’Antitrust europeo, che deve ancora dare l’ok all’operazione

Commenta