Condividi

Tim: la rete unica spinge la corsa del titolo

Una decisione su Open Fiber potrebbe arrivare con il Cda Enel del 17 dicembre – Intanto, la Commissione europea fa sapere di non vedere ostacoli al progetto di separazione della rete secondaria in FiberCop

Tim: la rete unica spinge la corsa del titolo

Continua il recupero a Piazza Affari di Telecom Italia. Venerdì, a metà mattina, il titolo in Borsa di Tim guadagna il 2,2%, a 0,4037 euro, mettendo a segno il miglior rialzo del Ftse Mib, che negli stessi minuti viaggia in territorio positivo di circa mezzo punto percentuale. La seduta di giovedì si era chiusa con un’impennata del 3,92%. Nella media dell’ultimo mese, il titolo registra un rialzo del 27,5%, ma questo non basta a risollevare la performance a un anno, che rimane negativa del 30%.

Ad alimentare gli ultimi acquisti sono le indiscrezioni sulla possibile creazione della rete unica attraverso la fusione fra le infrastrutture di Tim e di Open Fiber. Una decisione sul tema potrebbe essere presa il 17 dicembre dal Cda di Enel (che controlla il 50% di OF).

Il ministro del Tesoro, Roberto Gualtieri, avrebbe chiesto ad Arnauld De Puyfontaine – ceo del gruppo francese Vivendi, che è il primo azionista di Tim – di “astenersi dall’interferire sul progetto di rete unica”. Allo stesso tempo però, riferisce Reuters, il Governo italiano starebbe lavorando fianco a fianco con Vivendi per mandare avanti il progetto di rete unica. In particolare, l’Esecutivo avrebbe rassicurato i francesi sulla propria posizione in Tim attraverso Cdp (che controlla quasi il 10%) relativamente alla presentazione della lista per il rinnovo del cda previsto nel 2021. 

Intanto, la Commissione europea ha fatto sapere di non vedere ostacoli al progetto di separazione della rete secondaria in FiberCop e della vendita di una quota di minoranza a Kkr. L’operazione non comporterebbe infatti alcuna concentrazione e pertanto Tim non dovrebbe notificarla.

“Ad esito della consultazione giurisdizionale avviata da Tim il 7 settembre . si legge in una nota del gruppo – la Commissione europea ha determinato che l’operazione, consistente nel conferimento in FiberCop della rete secondaria di TIM e del contestuale ingresso di Kkr (37,5%) e Fastweb (4,5%), non si configura come concentrazione ai sensi della normativa comunitaria e, quindi, non deve essere notificata ai sensi del Regolamento europeo sulle Concentrazioni”.

Si tratta di “un importante tassello verso l’avvio dell’operatività di FiberCop, che è confermata per il primo trimestre 2021, come già comunicato al mercato – prosegue la nota – FiberCop apporterà un rilevante contributo all’infrastrutturazione e digitalizzazione del Paese, con un target di copertura, entro il 2025, del 76% delle unità immobiliari delle aree grigie e nere, corrispondenti ad una copertura del 56% delle unità immobiliari tecniche totali”.

In attesa di novità sul versante rete unica, Equita mantiene una view bullish su Telecom Italia, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 0,47 euro.

Commenta