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Theaster Gates, arte come recupero dell’identità sociale

La mostra prende in considerazione ciò che Gates chiama “resurrezioni”, ovvero l’atto di riportare in vita vecchi oggetti e spazi, esaminando nel contempo il contesto storico e sociale della loro realizzazione. Al Walker Art Center, Minneapolis dal 5 settembre 2019 al 12 gennaio 2020

Theaster Gates, arte come recupero dell’identità sociale

La pratica artistica e poliedrica di Theaster Gates (USA, 1973) comprende sculture, installazioni, performance e interventi architettonici. Un aspetto importante del suo lavoro prevede il recupero e il rilancio di edifici abbandonati nei quartieri del lato sud di Chicago. Questi spazi, che includono Dorchester Projects e la Stony Island Arts Bank, sono diventati catalizzatori di incontri creativi e culturali e ora servono anche da deposito per migliaia di oggetti. Prendendo le cose che sono state messe da parte da biblioteche, archivi e collezioni, l’artista ci chiede di considerare cosa significa investire oggetti con nuovi significati attraverso i semplici atti di conversazione, conservazione, creazione e cura.

La mostra Assembly Hall porta per la prima volta una serie di collezioni dell’artista in un contesto museale. Le gallerie del Walker si trasformano in un’opera d’arte totale, trasponendo le sue collezioni e l’ambiente dello studio in quattro stanze immersive, ognuna infusa con i suoi interventi poetici. Sono incluse le selezioni da 60.000 diapositive di storia dell’arte / architettura dalla Collezione: la Lanterna di vetro dell’Università di Chicago; libri e periodici, mobili e altri oggetti della collezione della Johnson Publishing Company di 15.000 pezzi; una gamma di oggetti della collezione di Negrobilia di Ana J. ed Edward J. Williams; e vasi di ceramica e altri articoli che l’artista ha realizzato o collezionato negli ultimi dieci anni. Visto l’ insieme, questi elementi parlano della “profonda convinzione di Gates negli oggetti e nelle storie della cultura materiale afroamericana” e catturano momenti di celebrazione e ispirazione, esclusione ed emarginazione, rinnovamento e invenzione.

Theaster Gates

Nel 2017 Gates ha presentato la sua prima commissione all’aperto, Black Vessel for a Saint (2017), nel Minneapolis Sculpture Garden. Composta da mattoni neri su misura, la struttura simile a un tempio offre uno spazio per la raccolta e la riflessione, nonché una casa permanente per una statua salvata di Saint Laurence, il santo patrono dei bibliotecari e degli archivisti.

Curatori: Victoria Sung, assistente curatrice, Visual Arts; con William Hernández Luege, curatore, Visual Arts.

Immagine di copertina: Selezione dalla collezione della Johnson Publishing Company di Theaster Gates e opere d’arte presso la Stony Island Arts Bank, Chicago. Foto: David Sampson, per gentile concessione dell’artista e Rebuild Foundation.

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