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Terremoto: notte in strada a Pozzuoli per la scossa di ieri sera. “Non è finita” dicono i tecnici

Da Pozzuoli a Napoli notte di paura con migliaia di persone fuori casa. Le scosse si ripetono da quattro giorni

Terremoto: notte in strada a Pozzuoli per la scossa di ieri sera. “Non è finita” dicono i tecnici

La notte è trascorsa con la gente in strada. La scossa di ieri sera di magnitudo 4.0 ha convinto i cittadini di Pozzuoli, Napoli e i comuni limitrofi a non rientrare in casa. Soltanto poche famiglie con anziani e bambini sono tornate nelle abitazioni, ma per trovare un ricovero e pronte, però, a scappare di nuovo. Il convincimento popolare oltre a quello dei tecnici è che il fenomeno sismico non si arresterà. I calcinacci caduti in diverse parti di Pozzuoli sono il segnale di un brutto evento che per fortuna non ha provocato danni alle persone. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha accertato che il movimento di ieri sera alle 22 si è verificato alla profondità di 3 chilometri. L’epicentro è nella solita area a rischio nel golfo di Napoli.

Al lungomare di Napoli con tanta gente ancora per strada e nei locali, lo sciame sismico è stato avvertito in maniera molto netta. È chiaro dopo quattro giorni che qualcosa di molto serio sta accadendo e qualche vulcanologo ha già parlato di una relazione con l’attività del Vesuvio.

Le strutture della Protezione civile e sanitarie sono tutte allertate. In giornata qualche indicazione dovrebbe arrivare anche da Roma. L’area flegrea è tra le più monitorare d’Italia ma chissà se non sia il caso di iniziare a ragionare su un piano di emergenza da mettere in atto.

Pozzuoli resiste a fatica

Oltre alla paura per crolli e cadute di pietre a Pozzuoli si stanno fermando le attività economiche. La città, che ha anche un importante porto commerciale e turistico, ha smesso di accogliere visitatori. Durante tutto l’anno le comitive visitano i resti degli insediamenti romani e la Solfatara con la sua caldera in piena attività. “La gente ha paura di venire qui e noi siamo vicinissimi al collasso”, dicono da giorni ristoratori e commercianti. Sono tra coloro che hanno tenuto viva la città dopo il bradisismo degli anni ‘80. Ora il futuro non lascia tranquillo nessuno.

L’attività sismica prosegue e proseguirà. Su questo non ci sono dubbi, dicono dall’Osservatorio vesuviano. Ci sono persone che, avendone la possibilità, pensano di trasferirsi lontano. I vigili del fuoco stamattina riprendono i controlli a scuole ed edifici pubblici e riunioni di emergenza si terranno nelle sedi istituzionali. La giornata passerà con altra ansia e vedremo se qualche famiglia non inizierà ad andare via. Equivarrebbe ad un allarme da recepire a stretto giro.

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