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Terremoto 2016: da Intesa Sanpaolo ulteriori 300 milioni di crediti per la ricostruzione post-sisma

Salgono a 600 i milioni destinati dall’istituto di credito. Castelli, commissario al sisma: “E’ di un miliardo complessivo il plafond totale per la ricostruzione nell’Appennino centrale”

Terremoto 2016: da Intesa Sanpaolo ulteriori 300 milioni di crediti per la ricostruzione post-sisma

L’operazione di cessione dei crediti legati al Superbonus per i territori colpiti dal sisma del 2016 prosegue con successo.

Dopo la sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra Intesa Sanpaolo e il Commissario Guido Castelli, che ha inizialmente riservato un plafond di 300 milioni di euro di crediti legati al Supersismabonus (Superbonus 110% e Sismabonus), è stato firmato un atto di modifica che raddoppia l’importo massimo a 600 milioni di euro.

Grazie a questa integrazione, l’impegno complessivo del Commissario Castelli porta il plafond totale riconosciuto al cratere del 2016 a 1 miliardo di euro.

Accelerare la ricostruzione

L’operazione è stata avviata in seguito a una deroga che permette, fino al 2025, di usufruire del Supersismabonus 110%. Questo beneficio include sia la cessione del credito d’imposta che lo sconto in fattura, ed è stato implementato dal Governo per stimolare e accelerare la ricostruzione del patrimonio edilizio nelle zone colpite dal sisma del 2016.

Ottimizzare l’esposizione finanziaria

Intesa Sanpaolo ha l’obiettivo di ottimizzare l’esposizione finanziaria e contribuire al rafforzamento patrimoniale delle imprese acquirenti, in vista delle attività di recupero e ricostruzione urbana. L’acquisto dei crediti riguarderà interventi ammessi al Superbonus, sia già effettuati che da effettuare, riguardanti la ristrutturazione, la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza di immobili residenziali o unità abitative destinate a ridurre il rischio sismico. Gli interventi devono essere situati nei Comuni colpiti da eventi sismici del 2016.

“La combinazione del contributo sisma e del Superbonus è strategica per dare ulteriore impulso all’opera di ricostruzione nell’Appennino centrale e per irrobustire il cambio di passo che abbiamo già impresso nei mesi precedenti. Per questo la sottoscrizione odierna con Intesa Sanpaolo è davvero di grande rilievo e non posso che rendere il dovuto merito per il notevole sforzo finanziario di cui si sta rendendo protagonista l’istituto. Un ringraziamento il mio che, ne sono certo, è quello di tutto il cratere. 600 milioni di euro sono un intervento davvero poderoso e l’auspicio è che questo sia il tassello che consentirà davvero di sbloccare in modo definitivo il mercato degli acquisti dei crediti d’imposta. La ricostruzione del patrimonio edilizio dei nostri territori feriti dalla sequenza sismica del 2016-2017 rappresenta l’obiettivo primario della mia missione di Commissario. Un patrimonio che vogliamo ricostituire ma anche innovare, nel segno della prevenzione, per fare dell’Appennino centrale un luogo all’avanguardia sul fronte della sicurezza. Per compiere quest’opera nel più grande cantiere d’Europa abbiamo la necessità di correre e l’operazione conclusa oggi va proprio in questa direzione” ha dichiarato il Commissario al sisma 2016, Guido Castelli.

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